Alberto Asor Rosa ci accompagna in un’analisi sulla letteratura italiana come testimonianza del gene nazionale.
Letteratura italiana – Alberto Asor Rosa – Carocci
La passione e di conseguenza lo studio della letteratura non si riducono a semplice esercizio di un diletto, ma sottendono alla comprensione dell’entroterra culturale e sociale in cui gli autori si sono mossi. Significa, in altri termini, che un libro è spesso testimone di una precisa identità che supera il singolo individuo: è cioè portatore di una ideologia diffusa, figlio di un sistema di pensiero. Ce ne dà dimostrazione lo scrittore e critico Alberto Asor Rosa che in questo volume raccoglie una serie di saggi nei quali si articola la sua lunga esperienza di ricerca. L’analisi si concentra in particolare sulla letteratura italiana, la sua genesi e la sua evoluzione. Un excursus che, attraverso secoli di lettere, getta luce sul ruolo di alcuni fra i personaggi più illustri della nostra storia, dalla “spinta” attribuita a Dante Alighieri e al suo De vulgari eloquentia nella nascita della nostra lingua, passando per l’esigenza espressa da Alessandro Manzoni che la lingua stessa si confrontasse costantemente con le abitudini dei vivi (e non divenisse un semplice esercizio accademico) fino a toccare l’insegnamento, ma anche la poetica, delle Lezioni americane di Italo Calvino che Asor Rosa elogia come opera epocale. Rifacendosi allo stesso Calvino, se è ormai assodato che il libro è sempre più soppiantato dalle tecnologie delle comunicazioni di massa, esso resiste comunque come portatore di messaggi specifici che solo la letteratura può dare. L’identità di una nazione non può inoltre non incrociarsi con la conoscenza dei classici, opere senza tempo, “organismi perfetti e autosufficienti”, destinati non solo ad esserci ma anche a rimanere. Il caso italiano è fra i più complessi in assoluto, visto che qui le lingue delle letterature sono da sempre molteplici. Merito dei tanti dialetti che si sono avvicendati e ancora oggi arricchiscono il nostro territorio creando diversificazioni linguistiche anche non di poco conto. L’accettazione e la loro integrazione in un unico organismo sono alla base della realizzazione di un fenomeno unitario. Esigenza oggi tanto più sentita con lo svilupparsi di nuovi materiali di studio che non possono mai prescindere dalla presenza di diverse prospettive di analisi. Allo storico, e successivamente all’appassionato, il compito di mettere un po’ di ordine nelle cose…
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di Stefania Vitale
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