Il gommone è un mezzo sempre più popolare nei mari d’Europa: eccone un eccellente esempio.
Questo mese vi parlo di un mezzo nautico sempre più apprezzato dagli armatori italiani. Grazie alle sue doti di navigazione e alla facilità di gestione il gommone è divenuto un prodotto sempre più popolare nei mari di tutta Europa. Negli ultimi anni è cresciuto di dimensioni ed è diventato un vero oggetto di lusso, come il Tecnohull SeaDNA999G5, capace di raggiungere i 90 nodi in totale sicurezza.
Technohull SeaDNA999G5
Versatilità, prestazioni, altissima attenzione ai dettagli e ai materiali utilizzati. Sono questi i concetti dai quali nascono tutti i RIB del cantiere greco Technohull e che ritroviamo perfettamente racchiusi nel loro modello di maggiore successo, quel SeaDNA999G5 capace di raggiungere i 90 nodi di velocità massima, in estrema sicurezza. La costruzione dello scafo con la tecnica dell’infusione, l’utilizzo di resine epossidiche e di fibre multi-direzionali assicura un manufatto solido, al quale si aggiungono tubolari standard in ORCA Penel Flippo 1670. Lungo 10,30 metri e largo 2,80 metri, il SeaDNA999G5 è capace di adattarsi agli armatori più diversi. Per capirlo basta osservare le tre versioni che il cantiere propone per la sezione prodiera. Open, Delta e Cabin.
La consolle centrale ed ergonomica è servita da due sedute avvolgenti e antiurto (shock- absorbing), ideali per governare in tutta sicurezza anche in condizioni marine impegnative. Se a prua il cantiere ha optato per una tripla versione, a poppa ne troviamo ben quattro! Tre si sviluppano intorno alla coppia di motori fuoribordo e danno all’armatore la possibilità di scegliere tra un divano lineare, uno a U e una soluzione con un sun deck profondo. In tutti i casi, la presenza di due plancette bagno ai lati dei motori dotate di scaletta è l’ideale per le soste in rada e per godersi una doccia rinfrescante.
Prestazioni ed efficienza estrema rendono questo RIB ideale per chi vuole spostarsi anche per brevi fine settimana di vacanza senza preoccuparsi delle distanze.
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Emanuele Donald Zenoni
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