Opere uniche che incarnano un linguaggio artistico, poetico e surreale…
Nell’immagine: François Xavier Lalanne “Table au requin” 2007, coffee table, aluminium cat 80 000 – 120 000 €
Photo credit: Sotheby’s / Art digital studio
Tavoli che paiono un assemblage di petali, specchi che lasciano spazio ad accenni di fogliame, candelabri rampicanti e sculture dalle sembianze animali. La pagina di storia del design scritta dai coniugi Lalanne ha un fascino del tutto particolare. Ammaliati dalla flora e stregati dalla fauna, Les Lalanne hanno costruito la loro carriera dando voce alle bellezze della natura, considerata quest’ultima la loro vera musa ispiratrice. La varietà del mondo animale viene plasmata e trasformata in sculture uniche e iconiche della produzione della coppia francese, che si ascrive a metà strada tra arte e design. Noti all’art system sin dagli anni ’60 tanto individualmente quanto collettivamente, François- Xavier e Claude Lalanne hanno sviluppato un linguaggio artistico inventivo, poetico e surreale. Le loro opere incarnano lo spirito naturalistico tipico del Rinascimento e sfruttano nella fase esecutiva le più contemporanee tecniche di elettroplaccatura. Talvolta le forme si fanno stilizzate, sposandosi con la ricerca della funzionalità, senza mai mancare di delicatezza, eleganza e sensibilità, specie nei bellissimi lavori in bronzo. In occasione dell’asta di Design in calendario il prossimo 24 maggio da Sotheby’s a Parigi, la maison proporrà un’attenta selezione di lavori firmati dai Lalanne. Tra questi un coffee table di François-Xavier, realizzato in alluminio, datato 2007 e stimato 80-120mila euro. Anche qui si nota quanto la natura prenda il sopravvento sul progetto: la superficie increspata richiama infatti il movimento del mare e al centro del piano emerge la pinna nera di uno squalo, piccolo eloquente dettaglio che dà voce a quel mondo animale che da decenni caratterizza la produzione del duo d’Oltralpe. Un serraglio di bestiame che in prima battuta lasciò silente la critica. Infatti l’esordio artistico della coppia, avvenuto nel 1964, quasi passò inosservato. Fino alla clamorosa telefonata di Alexander Iolas. <<Ricevemmo una telefonata>> – ha affermato qualche anno fa Claude Lalanne in un’intervista rilasciata a Sotheby’s. <<Era Alexander Iolas, il promotore dei Surrealisti che di lì a poco sarebbe diventato anche un nostro sostenitore. Ci disse: “Bambini, venite a farmi visita!” E il resto è storia>>.
Accanto alle opere di François-Xavier e Claude Lalanne, da Sotheby’s il 24 maggio andranno all’incanto anche arredi di Jean Prouvé, rari esemplari di Art Déco francese firmati Pierre Chareau, pezzi di Alberto e Diego Giacometti e importanti ceramiche di Georges Jouve.
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di Greta Beretta
greta.beretta@virgilio.it
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