Gli esperti danno i voti al primo semestre dell’anno
nell’immagine: Shiro Kuramata, Cassettiera Side 1 della serie Progetti compiuti con struttura in legno laccato e dettagli in acciaio spazzolato. Prod. Cappellini, Italia, 1970 ca. cm 50x170x50 – Stima € 5.000 – 6.000 – Aggiudicato a € 9.375
Ad agosto il mercato dell’arte prende fiato, tira le somme e scalda i motori per la stagione successiva. L’estate è tempo di bilanci e di valutazioni e noi di dentroCASA abbiamo invitato gli esperti di tre note case d’asta a mettere sulla pesa i risultati di questo primo semestre 2017. Soddisfatti si dicono da Cambi, dove si è appena concluso un semestre da record: 20.351.000 € è il totale archiviato.
All’aumento del fatturato (il 60% in più rispetto al 2016), corrisponde la risposta di un bacino di acquirenti sempre più internazionale. “Al crescere del valore delle nostre aste – afferma Piermaria Scagliola, responsabile del dipartimento di Design – cresce anche il numero di clienti esteri, mercanti, privati o collezionisti che chiamano o partecipano su internet da sempre più paesi: sono in aumento spagnoli, tedeschi, francesi, rispetto al buon numero di britannici e statunitensi già affezionati”. Con oltre due milioni di euro totalizzati in due vendite (Design e Fine Design), Cambi raddoppia l’offerta rispetto alla precedente annata e conferma la sua leadership nel campo del design tra le case d’asta italiane.
Non meno frizzante è il clima da Il Ponte le cui aste di design e modernariato di febbraio e aprile hanno totalizzato oltre 820 mila euro a fronte di un totale di circa 1.255.000 euro archiviato nel corso di tutto il 2016. “Ottimi risultati per qualità dei lotti battuti, cifre totali delle vendite, percentuali di venduto e incremento dei valori di base d’asta, fra i migliori dell’anno a livello nazionale” – così commenta Stefano Poli da quattro anni a capo del dipartimento della maison milanese. “In particolare – ha continuato – l’asta di Design e Arti decorative del ’900 di giugno 2016 ha registrato l’aggiudicazione di diversi lotti per valori record anche a livello internazionale. E l’omologa asta di aprile 2017 ha confermato la tendenza, incrementando ulteriormente i valori assoluti di aggiudicazione dei top lots”.
A questo si aggiunge una crescita costante delle aste di modernariato con un aumento di bidders grazie alle diverse modalità di partecipazione alle vendite. Il trend è positivo anche da Boetto, dove la regione Lombardia si è dimostrata quella più interessata al design: proprio a clienti lombardi infatti è stato assegnato ben il 25% dei lotti passati all’asta dello scorso aprile, per un totale di oltre 217.000 euro.
Resta forte la partecipazione straniera, tuttavia – sottolinea Sergio Montefusco, a capo del dipartimento di Design della genovese Boetto – “Mentre nel 2014 le esportazioni superavano le vendite interne, oggi siamo arrivati a un certo equilibrio (45% contro 51%). Nel frattempo si può anche osservare un calo degli acquisti da parte degli Stati Uniti (8%) e un incremento degli acquisti da parte dei Paesi europei, in particolare della Francia”. Non mancano infine vendite nei paesi dell’est, quali Russia, Ucraina, Repubblica Ceca e Cina. Segno questo dell’evidente internazionalità del design italiano.
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di Greta Beretta
greta.beretta@virgilio.it
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