PROPOSTE DC-aprile-16
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LE RICCHE PROPOSTE DI APRILE

05/04/2016

All’asta prestigiosi pezzi di design italiano, ma anche americano.

Nell’immagine: Ico Parisi “Poltrona mod. 856”. Struttura in nastro metallico, traverse in legno di noce, rivestimento in skai. Prod. Cassina, 1958 ca. cm 75x66x74

“Progettando un luogo ogni architetto dovrebbe fingersi gatto di casa, pensare ai suoi movimenti e al suo godere degli spazi”. In queste parole di Ico Parisi si racchiude la genialità e l’intelligenza del grande designer a cui, a cento anni dalla nascita, la Casa d’Aste Della Rocca dedicherà le aste di questo 2016. Definito dall’artista comasco Alberto Sartoris “pittore, plasticien, animatore di performance, designer e costruttore”, Ico Parisi è personalità eclettica e anticonformista, sempre in bilico tra la poesia dell’arte e la funzionalità del progetto. Dopo il suo esordio come pittore, frequentò lo studio di Giuseppe Terragni avviando così la carriera da architetto, bruscamente interrotta dalla catastrofica campagna di Russia. Nel dopoguerra Parisi si scoprì un preparatissimo designer. Le sue creazioni lasciano senza fiato per la sorprendente fusione tra arte e architettura. Ne sono un esempio la celebre poltroncina Uovo 813 per Cassina, la bellissima Poltrona 856, omaggio a Mies Van der Rohe, così come la Poltrona 839 segnalata nel 1955 dalla giuria del Compasso d’Oro. Degni di nota anche la libreria progettata per MIM, le poltrone, i tavolini e altri arredi disegnati per Stildomus all’asta a Torino da Della Rocca il 19 aprile. Concluso il Salone del Mobile, il capoluogo piemontese si lascia guidare dal propizio vento meneghino proponendo un ricco catalogo. Andranno infatti all’incanto anche pezzi di design italiano tra gli anni ’40 e i ’70, con un focus sugli anni ’50, decennio portabandiera del collezionismo internazionale. Ma per gli appassionati non è tutto. Da Piasa l’attenzione volerà oltreoceano con l’asta Design Americano dedicata all’emblematica New Hope School, in calendario il 24 aprile. Paul Evans, George Nakashima, Philip Lloyd Powell, Philip & Kelvin Laverne, Silas Seandel e Claude Conover saranno protagonisti presso la maison parisienne raccontando la riscoperta dell’artigianato nel dopoguerra. In risposta allo sviluppo della produzione industrializzata e di massa degli anni ’20 e ’30, dagli anni ’40 agli anni ’80 il design americano ritrovò la bellezza di una produzione di alta gamma e artigianale, avviando una sorprendente avventura artistica. Siamo a New Hope, una cittadina in Pennsilvania che diventò teatro di un nuovo scenario artistico e punto d’incontro per numerosi altri designer. È il caso di Paul Evans, di Newtown, e di Geoge Nakashima che vi si trasferì nel ’43 al seguito dell’architetto Raymond Antonin che lo liberò dal campo d’internamento per la popolazione giapponese. L’aprile del design si conclude sulle sponde del Tamigi, dove da Phillips il 28 sarà dispersa un’attenta selezione di pezzi di design, nella quale spicca la rara sedia “Swinging Seat” di Pierre Jeanneret e un vaso in avorio con fili rossi, un pezzo unico di Yoichi Ohira.

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Greta Beretta

di Greta Beretta
greta.beretta@virgilio.it

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