Giovanni Tomasini, designer e direttore creativo di Studio7B, presenta il progetto “Duty Free” del designer Matteo Pellegrino.
Matteo Pellegrino è un giovane designer originario di Lecce, laureatosi in Product Design al Politecnico di Milano, conseguendo poi anche una laurea magistrale in Interior Design.
Accanto ai propri progetti e autoproduzioni, opera come project manager e project developer per studi e aziende;
inoltre è passato “dall’altra parte della cattedra”, nel ruolo di docente, presso lo IED di Torino.
Una delle fasi che ha segnato il suo percorso è stata la collaborazione con Gaetano Pesce, iniziata durante lo studentato lavorando per “Fish Design” e proseguita fino nello studio di New York.
Duty Free è un tavolo in resina epossidica e schiuma poliuretanica che nasce da una particolare situazione ideologica e psicologica del designer, ovvero dal rifiuto di ogni qualsivoglia confine.
Concetto espresso attraverso la creazione di un oggetto iconico.
“Qualche tempo fa ho realizzato due bandiere, USA e Cina, poi le ho tagliate in piccoli pezzi e il tavolo è quello che ne è venuto fuori.
Questo prodotto è per me la rappresentazione fisica che bellezza e valore derivano da miscele e contaminazioni, invece che da definizioni e confini”.
Così Matteo Pellegrino esprime il suo atto di denuncia verso il torbido e infruttuoso modus operandi dettato da autarchia e protezionismo.
Il suo tavolo è un oggetto di design oggi più che mai attuale, considerata la pandemia scatenata dal Covid-19 e la conseguente situazione di confinamento.
Il suo simbolismo, potente e polemico, ci impone di riflettere non solo sui muri innalzati dalle due “superpotenze”, ma anche dai nuovi confini, tracciati e valicati nell’odierna quotidianità.
Nel tavolo di Matteo si puó scorgere qualche stella, simbolo che ha abbandonato la rigida istituzionalità dei vessilli per fondersi in una composizione caleidoscopica dai colori sgargianti.
Nelle sue opere è tangibile la volontà di sperimentazione e contaminazione tra materiali industriali e artigianali, interpretandone le caratteristiche uniche per creare qualcosa di inaspettato.
È proprio in questo limbo sperimentale che le tecniche di “Pensiero Creativo” non bastano più…
Quando la mente si combina ad azioni fisiche e sensoriali, attraverso materiali e oggetti senza una funzione ben definita, si pensa in modo divergente, il cosiddetto “Pensiero Pratico”.
Nonostante ciò Matteo Pellegrino è sempre influenzato dall’attualità, dai mutamenti sociali e dall’arte che va a declinare in settori trasversali, quali il design di prodotto, la moda e l’interior design.
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di Giovanni Tomasini
Studio7B – interior design, industrial design, web e consulenza in marketing & commerciale.
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