Modernariato e design contemporaneo vincono sull’antiquariato.
Sale affollate e aggiudicazioni scandite da un ritmo irrefrenabile di offerte. È la sintesi dell’elettrizzante primavera del mercato dell’arte. Sulla piazza newyorkese le sole vendite di arte impressionista, moderna e contemporanea delle prime due case d’asta al mondo -Christie’s e Sotheby’s- hanno accumulato un fatturato di oltre 2 miliardi e mezzo di dollari. Cifre da capogiro e un entusiasmo da cardiopalma che ha invaso le pagine della stampa internazionale. Alzi la mano chi non ha sentito parlare del Picasso venduto a 179 milioni di dollari! Ma, all’ombra delle cosiddette big auction dedicate all’arte, brulica in sordina un mercato in pieno fermento. È quello degli arredi, dal modernariato al design contemporaneo, un settore che ha ormai rubato la scena all’antiquariato. Che sia stimolato dalla nostalgia dei collezionisti 50-60enni che riscoprono oggetti legati alla propria infanzia? Può darsi. Ma la moda e il gusto del pezzo vintage, magari inserito in una casa contemporanea, affascina anche le più giovani generazioni, accattivate da lotti di qualità offerti a prezzi contenuti. Alle aste passano i pezzi più succulenti. All’imprevedibile susseguirsi di offerte, orchestrate dal battitore della casa d’asta, si vendono invidiabili pezzi di storia del design. E quando il martelletto batte sul leggio, quello è il momento dell’incanto. L’attimo che ripaga l’attesa dell’acquirente che aspettava l’asta con trepidazione o che cercava quel lotto da anni. Ma anche la soddisfazione del pubblico appassionato che si lascia travolgere dai prezzi che fanno notizia e da un’impagabile atmosfera di suspense. Nessun esperto infatti sarà mai in grado di prevedere la brama, l’avidità e la competizione tra i buyer: l’incertezza regna sovrana perché, citando il film di Giuseppe Tornatore, “Non sai mai se la tua è l’offerta migliore”. Quello delle aste è un mondo affascinante, nel quale la storicità e la qualità dei lotti si intrecciano ad una sana e spietata competizione all’ultimo rialzo. Un mondo nel quale mensilmente, attraverso questa rubrica, ci addentreremo alla scoperta del mercato del design.
nella foto: Pablo Picasso “Les Femmes d’Alger” (Version “O”), olio su tela, cm 114×146,4. Dipinto il 14 febbraio 1955. Il dipinto, stimato $140 milioni, è stato venduto da Christie’s a New York lo scorso 11 maggio per $179,365,000. © 2015 Estate of Pablo Picasso / Artists Rights Society (ARS), New York.
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di Greta Beretta
greta.beretta@virgilio.it
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