TAPPETI CONTEMPORANEI: COME ORIENTARSI
TAPPETI CONTEMPORANEI: COME ORIENTARSI

TAPPETI CONTEMPORANEI: COME ORIENTARSI

02/03/2015

Le tre tipologie: i tappeti realizzati a mano, i tappeti taftati e i tappeti annodati a mano.

Prosegue la nostra introduzione alle tipologie di “tappeto” che il mercato offre. Se ricerca di design, originalità e impiego di materiali tradizionali supportano generalmente le produzioni di tappeti contemporanei, abbattimento dei costi, rapidità d’esecuzione e produzione seriale sono generalmente gli ingredienti dei nuovi tappeti meccanici. Come orientarsi nell’acquisto di un tappeto sì contemporaneo, ma realizzato con materie prime naturali e di lunga durata? Le differenze di prezzo sono dovute principalmente alla qualità del filato, alla tecnica di lavorazione e alla complessità del disegno. Tre i gruppi nei quali si possono suddividere i tappeti. Tappeti realizzati meccanicamente: i disegni sono frutto di dispositivi computerizzati, con infinite possibilità di replicare il prodotto. Generalmente vengono impiegate fibre sintetiche, identiche nel diametro ed in grado di contenere sensibilmente i costi. Tappeti taftati (hand tufted): il nome è una forzatura dell’aggettivo tufted (ornato di ciuffi) o del verbo to tuft (trapuntare); sono realizzati con una tecnica definita dai più ottimisti “semimanuale” che prevede l’impiego di una rete di tela sulla quale vengono “sparati” i ciuffi del vello tramite una pistola ad aria compressa seguendo rigorosamente il disegno a pennarello. Tappeti annodati a mano: sono gli unici per i quali possiamo parlare di nodi; frutto della tecnica originaria, sono disponibili in numerose varianti decorative e grafiche.

TAPPETI CONTEMPORANEI: COME ORIENTARSI

TAPPETI CONTEMPORANEI: COME ORIENTARSI

Realizzati con materie prime naturali, quali lana o cotone per l’armatura, lana oppure seta per il vello, sono creati su telaio mediante la tecnica dell’annodatura, con file di nodi intrecciati su due catene verticali dell’ordito, alternate ad un filato orizzontale costituente la trama.  La decorazione (disegno), classica o di design, viene precedentemente creata sul progetto (cartone) in carta millimetrata. Starà poi nell’abilità dell’annodatore tradurla in atto, accostando i nodi che cambieranno colore a seconda del progetto. Riconoscere un tappeto “fatto a mano” è relativamente semplice. È sufficiente ripiegarne un angolo: risulterà più soffice e malleabile rispetto ad un’imitazione meccanica, che a causa della pressione esercitata dal macchinario e dell’impiego di filati misti risulterà assai più rigida. Il tappeto annodato presenterà inoltre sul retro una trama fitta che ne renderà leggibile la decorazione. Saranno infine le frange a regalarci l’informazione mancante: nel tappeto annodato sono parte integrate del prodotto. In quanto ai nodi, se ben palesati in quello tradizionale, sarà impossibile distinguerli nei meccanici.

 

[ap_divider color=”#CCCCCC” style=”solid” thickness=”1px” width=”100%” mar_top=”20px” mar_bot=”20px”]

arch. Jim Lo Coco

arch. Jim Lo Coco

Consulente Tecnico del Tribunale di Brescia nel settore tessile è docente di storia e tecnica del tappeto orientale presso la SCUOLA REGIONALE PER IL RESTAURO Enaip. È titolare della storica azienda di famiglia.

 

Argomenti

Seguici su

Ultime da Non categorizzato

Cucina-spaziale-Studio-7B

UNA CUCINA “SPAZIALE”

Giovanni Tomasini, designer e direttore creativo di Studio7B,  presenta la cucina “UNOXUNO” di Testatonda.  Non si vedeva una mini-cucina così originale da
Vai a