Ecobonus-Sismabonus-Bioedilizia

ECOBONUS E SISMABONUS

11/11/2019

Contributi ed incentivi, dalle diagnosi alle riqualificazioni edili.

L’Italia è un Paese sismicamente attivo e la sua vulnerabilità è ulteriormente aggravata dalla notevole fragilità del suo patrimonio edilizio. Per sopperire a queste carenze, sono stati confermati per il triennio 2019-2021 gli incentivi di Ecobonus e Sismabonus.

L’Ecobonus è la detrazione Irpef o Ires (dal 50 al 75% delle spese sostenute) riconosciuta ai contribuenti (privati e società) che effettuano lavori per il risparmio energetico su edifici esistenti. Il bonus viene erogato nella forma di riduzione delle imposte dovute, in 10 rate annuali di pari importo.

Il Sismabonus è la detrazione Irpef o Ires (dal 50 all’85% delle spese sostenute) riconosciuta ai contribuenti (privati e società) che effettuano lavori per mettere in sicurezza abitazioni, prime e seconde case, edifici produttivi e parti comuni condominiali in aree ad alto rischio sismico (zone sismiche 1, 2 e 3).

La detrazione va calcolata su un ammontare complessivo di 96.000 euro per unità immobiliare per ciascun anno e deve essere ripartita in 5 quote annuali di pari importo.  Si ha diritto al Sismabonus anche in caso di abbattimento e successiva ricostruzione di un immobile purché ricostruito con la medesima volumetria dell’edificio precedente.

La legge di Bilancio 2018 ha introdotto una nuova detrazione quando si realizzano interventi su parti comuni di edifici condominiali finalizzati congiuntamente alla riduzione del rischio sismico e alla riqualificazione energetica (cd. Superbonus). In questi casi, si può usufruire di una detrazione pari all’80% se i lavori determinano il passaggio a una classe di rischio inferiore, oppure all’85% se gli interventi determinano il passaggio a due classi di rischio inferiori.

La detrazione va ripartita in 10 quote annuali di pari importo e si applica su un ammontare delle spese non superiore a 136.000 euro moltiplicato per il numero delle unità immobiliari di ciascun edificio. Le detrazioni fiscali, operative già da qualche anno, incontrano ancora qualche difficoltà per mancanza di liquidità di chi vorrebbe effettuare gli interventi.

Per risolvere questi problemi è nato il meccanismo della cessione del credito ai fornitori che hanno effettuato gli interventi, in un’unica soluzione e come forma di pagamento parziale.

Il condominio dovrà sostenere solo la quota parte restante dei costi per l’intervento di riqualificazione. Inoltre, il Governo, con l’entrata in vigore del Decreto Crescita (Legge 58/2019), ha introdotto anche la possibilità di optare per lo sconto immediato in fattura alternativo all’Ecobonus e al Sismabonus.

Infatti, il contribuente che effettua i lavori può ricevere un contributo anticipato dal fornitore che ha effettuato l’intervento, sotto forma di sconto sul corrispettivo spettante.

Lo sconto del Sismabonus e dell’Ecobonus effettuato viene recuperato dal fornitore sotto forma di credito d’imposta, di pari ammontare, da utilizzare in compensazione, in 5 quote annuali di pari importo, senza l’applicazione dei limiti di compensabilità. In alternativa, il fornitore che ha effettuato gli interventi potrà cedere il credito d’imposta ai propri fornitori di beni e servizi.

Riassumendo, le riqualificazioni edili conducono inevitabilmente alla messa in sicurezza dell’edificio e delle persone, al risparmio energetico e, nelle bollette di gas e luce, ad un maggior comfort abitativo e all’incremento del valore patrimoniale dell’immobile.

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Michele Zanella - Ingegnere

Agente di Commercio Plurimandatario in Bioedilizia

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