Alcuni semplici accorgimenti per mantenere inalterati i vostri manufatti in caso di rimozione temporanea.
L’arrivo dell’estate e la propensione a piccoli interventi di manutenzione domestica possono indurci a rimuovere i tappeti della nostra abitazione. Numerose lettrici di dentroCASA chiedono appunto chiarimenti in merito alla cosiddetta “conservazione estiva” del tappeto. Si tratta fortunatamente di una vecchia abitudine che sta cadendo in disuso. Una volta tolti, i tappeti, venivano strofinati energicamente e stoccati nelle più disparate modalità, arrotolati oppure piegati, avvolti da carta di giornale, cellophane, stracci e ancora posizionati sopra l’armadio, sotto il letto, in vecchie soffitte, oppure in cantina. È necessario innanzitutto chiarire che non è in alcun modo necessario riporre i tappeti nella stagione estiva; è invece consigliabile lasciarli nel posizionamento originario, correttamente areati e stesi sul pavimento. Pur essendo un buon isolante termico, il tappeto infatti non apporta in alcun modo calore all’ambiente: basta pensare ai lontani ed assolati luoghi d’origine. Naturalmente possono sussistere esigenze specifiche di rimozione temporanea del tappeto: si pensi a traslochi o opere di manutenzione della casa. In questi casi, se non fosse possibile affidarsi ad una struttura specializzata, sarebbe buona cosa seguire alcuni accorgimenti, preferibilmente in seguito ad attenta aspirazione e se possibile lavaggio ad acqua:
• spruzzare con apposito diffusore spray un idoneo prodotto antitarmico, lasciando ben asciugare il tappeto. Quindi arrotorarlo delicatamente su un tubo posizionando il vello all’interno ed evitando che non si formino pieghe.
• legare il tappeto al tubo con nastri sufficientemente stretti in modo da mantenerlo aderente.
• avvolgere il tappeto arrotolato in un panno in cotone sigillandone le estremità con dei lacci. Nota: panno in cotone, lenzuoli e tessuti in genere preservano il manufatto facendolo tuttavia “respirare”; da evitare assolutamente l’impiego di fogli in plastica, cellophane e tutto ciò che possa in qualche modo sigillare, creando condensa all’interno della confezione, soprattutto in presenza di tappeti non perfettamente puliti o leggermente umidi.
• riporre i tappeti in orizzontale, non a contatto diretto con muri e pavimenti (scaffali metallici, piccole pedane).
Scegliere un luogo fresco, asciutto e possibilmente areato, evitando cantine, se umide, oppure soffitte con scarsa illuminazione e troppo secche. I tappeti sono appetibili per le tarme, potenzialmente più offensive in ambienti umidi e scarsamente sottoposti a manutenzione. Evitare naturalmente luoghi scarsamente controllati e potenzialmente soggetti a infiltrazioni d’acqua o formazione di fumo.
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arch. Jim Lo Coco
Consulente Tecnico del Tribunale di Brescia nel settore tessile è docente di storia e tecnica del tappeto orientale presso la SCUOLA REGIONALE PER IL RESTAURO Enaip. È titolare della storica azienda di famiglia.
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