A Palazzo Martinengo Cesaresco una mostra che raccoglie capolavori della città lagunare
Venezia non ha rivali nel mondo per il suo splendore artistico. E Brescia ne celebra oggi la bellezza e il fascino esercitato nei secoli con la mostra dal tema “Lo splendore di Venezia. Canaletto, Bellotto, Guardi e i vedutisti dell’Ottocento” allestita a Palazzo Martinengo fino al prossimo 12 giugno. L’esposizione, curata da Davide Dotti, presenta opere provenienti da collezioni pubbliche e private, italiane e internazionali, ordinate in sequenza cronologica. Tra tutte, anche un quadro di grandi dimensioni firmato proprio dal bresciano Angelo Inganni e datato 1839 che immortala piazza San Marco con personaggi in costume. Le splendide vedute della città lagunare, con calli, finezze architettoniche e prospettive che non ti aspetti, sono un tuffo nelle meraviglie senza tempo di un paesaggio che rimane oggetto del desiderio dei visitatori di tutte le epoche.
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Sulle tele, sguardi d’insieme, piccoli scorci, visuali inedite arricchite da atmosfere che paiono sospese nell’irreale, favole eterne per viaggiatori, mercanti, scrittori e pittori. Il resto lo fanno i costumi dell’epoca o quelli dei personaggi della Commedia dell’Arte, immancabili protagonisti della scena lagunare, immersi in scenari luminosi o in atmosfere d’incanto. Presente in mostra anche la sezione dal titolo “Venezia riflessa nel rame” che raccoglie una serie di incisioni di Canaletto, Marieschi e Visentini, specialisti nella tecnica dell’acquaforte: grazie alla tiratura delle loro opere in migliaia di esemplari e alla vendita a prezzi ridotti rispetto ai dipinti del tempo, contribuirono a diffondere l’immagine della Serenissima in varie parti del mondo. Da segnalare anche la sezione alla fine del percorso intitolata “Venezia teatro della vita” con in primo piano quadri raffiguranti scene del quotidiano, per una visione della città distante dai fasti nobiliari.
Fino al 12 giugno 2016
mostravenezia.it
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di Stefania Vitale
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