Le Stanze della Fotografia ospitano immagini del grande artista statunitense votate ad un pregevole equilibrio estetico
Una cura maniacale della composizione, per fotografie divenute già archetipo estetico della libertà. Dalle immagini più esplicite a quelle più introspettive, Robert Mapplethorpe (1946-1989) mette sempre in evidenza la possibilità di cambiare, guardando attraverso gli occhi dell’altro.
È in corso nella sede de Le Stanze della Fotografia, sull’Isola di San Giorgio Maggiore, a Venezia, la mostra dal tema “Robert Mapplethorpe. Le forme del classico”, curata da Denis Curti e organizzata e promossa da Marsilio Arte e Fondazione Giorgio Cini.


Si tratta del primo atto di una più ampia trilogia che si completerà con due mostre in programma nel 2026: “Le forme del desiderio” al Palazzo Reale di Milano e “Le forme della bellezza” al Museo dell’Ara Pacis di Roma.
La mostra veneziana evidenzia la dimensione classica della fotografia di Mapplethorpe, confrontandola con le immagini della statuaria antica. I corpi ritratti sono colti infatti nella loro plasticità e bellezza: rappresentazioni di un irrefrenabile e sapiente desiderio, plasmate dalla geometria della luce e trasfigurate in icone eterne, quasi divine, sebbene sempre umanissime.
Fino al 6 gennaio 2026
lestanzedellafotografia.it
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