A cento anni dalla sua scomparsa, Palazzo Zabarella di Padova dedica una grande antologica all’artista veneziano.
Nell’immagine: Il tè.
La donna e la sua quotidianità, ma anche il forte desiderio di emancipazione. E sullo sfondo la magia di Parigi, le piazze, i boulevard, i caffè. La femminilità è un valore da innalzare: dal rito della toilette alla lettura, fino alle serate mondane a teatro. Federico Zandomeneghi (Venezia 1841 – Parigi 1917) è stato un grande “cantore” della modernità e Palazzo Zabarella di Padova gli dedica una ricca antologica, curata da Francesca Dini e Fernando Mazzocca, in programma fino al 29 gennaio. Cento le opere in esposizione fra dipinti a olio e pastelli (provenienti da importanti istituzioni pubbliche come la Galleria d’arte moderna di Palazzo Pitti di Firenze, la Galleria d’Arte Moderna Ricci Oddi di Piacenza e il Museo Civico di Palazzo Te di Mantova, e da esclusive raccolte private italiane, inglesi e francesi) a ripercorrere la carriera artistica di Zandomeneghi fin dai suoi esordi. Negli intenti anche quello di restituire all’artista merito e notorietà. Nel suo iter creativo Zandomeneghi transita da un naturalismo che possiamo definire di denuncia sociale ad un’interpretazione personale dell’Impressionismo.


Un mondo che ha da sempre affascinato l’artista veneziano catapultandolo negli aspetti più coinvolgenti della Belle Èpoque. Col suo tratto ha quindi contribuito a creare l’immaginario femminile della donna parigina, elegante e raffinata. A Parigi, Zandomeneghi formò con Giovanni Boldini e Giuseppe De Nittis la celebre triade degli “Italiens de Paris”. Venne anche a contatto con due personalità del tempo come Degas e Renoir ritagliandosi un ruolo da protagonista sulla scena artistica e partecipando alle diverse mostre del movimento impressionista e post impressionista. Figlio d’arte, Zandomeneghi, che partecipò anche alla Spedizione dei Mille, diede voce al proprio grande temperamento grazie anche al notevole talento per la pittura.
Fino al 29 gennaio 2017
zabarella.it
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di Stefania Vitale
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