A Palazzo Ducale di Genova una mostra sul grande artista toscano, tra le icone del Novecento.
nell’immagine: Giovane con i capelli rossi o lo studente
L’introspezione si cela dietro a volti allungati e stilizzati. Il ritratto è testimonianza di un’epoca e di un fare arte, ma è anche il canale privilegiato della creatività di Amedeo Modigliani. È la figura umana al centro della grande mostra in svolgimento al Palazzo Ducale di Genova visitabile fino al 16 luglio e intitolata appunto “Modigliani”. Un’esposizione che attraverso i dipinti di Modì rende conto del clima di un’intera epoca, nella quale l’arte gioca un ruolo da protagonista. Trenta i quadri in mostra provenienti da importanti musei, come il Musée de l’Orangerie e il Musée National Picasso di Parigi, il Koninklijk Museum voor Schone Kunsten di Anversa, il Fitzwilliam Museum di Cambridge, la Pinacoteca di Brera e da prestigiose collezioni europee e americane. In più altrettanti disegni. Partito dalla Toscana alla volta di Parigi, Modigliani trovò in Francia il clima ideale per sviluppare la propria attività. La sua figura sregolata, ma anche carica di charme, ha fatto di lui un personaggio molto conosciuto nell’ambiente, un autentico marchio di fabbrica. I suoi ritratti, alla ricerca dell’anima dei soggetti, rispondono alla volontà di sentirsi circondato da presenze umane come condizione fondamentale del fare arte. Sulle sue tele modelle occasionali incontrate nei caffè parigini e anche per strada che, colpite dal fascino dell’artista, posano per lui. In più tantissimi colleghi pittori, letterati e intellettuali e naturalmente gli amici più intimi e le persone che condividono il suo mondo. Primi piani appassionati ma anche corpi sdraiati in totale abbandono, tra ricerca stilistica e personale coinvolgimento. Le figure di Modigliani, scomparso all’età di 35 anni, divengono ben presto icone del Novecento lasciando una traccia indelebile nella storia dell’arte non solo europea.
Fino al 16 luglio 2017
palazzoducale.genova.it
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di Stefania Vitale
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