Alla Basilica Palladiana di Vicenza un originale percorso espositivo a sottolineare il legame fra vita e arte.
nell’immagine: “Vecchio che soffre (alle porte dell’Eternità)”; “Natura morta con un piatto di cipolle”; “Il ponte di Langlois a Arles”.
Conoscere Van Gogh, anzi riconoscerlo, analizzarne gli aspetti più reconditi mettendosi a diretto contatto con la sua esperienza di vita. Ruota intorno al tema del dolore, ma non solo, la mostra dedicata al grande pittore olandese, dal tema “Van Gogh. Tra Il grano e il cielo” allestita alla Basilica Palladiana di Vicenza e curata da Marco Goldin.
In esposizione ben 43 dipinti e 86 disegni a testimoniare alcune tappe fondamentali della vita dell’artista, in particolar modo gli anni del “tormento” raccontato nelle celebri lettere al fratello Théo, da quelle del 1880, quando compaiono i disegni inaugurali, fino a quella conclusiva, trovatagli in tasca al momento del suicidio con un colpo di rivoltella. E da questi scritti si muove come attraverso un filo conduttore, con curiosità ma anche rispetto, lungo i paesaggi olandesi, passando per l’esperienza all’Accademia di Belle Arti di Anversa fino al cruciale approdo a Parigi: qui Van Gogh conosce da vicino tecniche e suggestioni dei pittori Impressionisti, in principal modo con la visita allo studio di Seurat.
L’originale ricostruzione della mostra vicentina comprende anche la proiezione di un film sulla vita di Van Gogh proiettato a ciclo continuo in una sala della Basilica Palladiana a conclusione del percorso di visita. In più: un grande plastico di circa 20 mq che, in modo suggestivo, ricostruisce la casa di cura per malattie mentali dove Van Gogh si ricoverò per un anno dal maggio 1889, ma anche un volume-catalogo con una selezione di cento lettere realizzata dallo stesso Goldin e infine uno spettacolo teatrale.
Un progetto ambizioso, dunque, che intende far luce sui tanti legami fra vita e arte ponendo l’accento sulla sofferenza dell’artista ma dando il giusto risalto alla grande bellezza che ne è scaturita.
fino all’8 aprile 2018
lineadombra.it
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di Stefania Vitale
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