A Palazzo Albergati di Bologna una mostra sulle “magie” dell’arte nipponica.
nell’immagine: opere di Chikanobu Ama e Utamaro Hinatsuru
Il Giappone e le sue leggende, la sua filosofia, le suggestioni che esercita su tutto il resto del mondo. L’arte nipponica è legata alla storia stessa del Paese. E nel tempo è entrata a far parte della cultura e dell‘immaginario del mondo occidentale. Per questo “Giappone. Storie d’amore e guerra”, allestita a Palazzo Albergati di Bologna fino al 9 settembre, è una mostra che suscita più di un motivo di interesse.
A svelarsi è tutta l’arte giapponese riconducibile all’Ottocento – da Hiroshige a Utamaro, da Hokusai a Kuniyoshi – impreziosita dalla ricreazione di ambienti del periodo Edo. C’è il mondo delle geishe, suadenti ed eteree, e c’è il mondo dei samurai, eroi nobili e leggendari. Ma ci sono anche attori kabuki, animali fantastici e paesaggi onirici. Quotidianità e sogno che si incontrano armoniosamente grazie ad un allestimento impreziosito dall’eleganza dei giardini, caratterizzati da una natura rigogliosa e dai tipici ponti in legno.
Le diverse sezioni della mostra (11 per la precisione) presentano xilografie, stampe, disegni ma anche oggetti di vita quotidiana. Nella prima trovano spazio le incisioni ukiyo-e, che conobbero grande diffusione, mentre la seconda sezione mette al centro la bellezza al femminile in varie manifestazioni, compresi gli aspetti commerciali e pubblicitari. Shunga, vale a dire “pittura della primavera”, è il tema della terza parte della mostra, mentre quella successiva tratta il Surimono, cioè la stampa privata augurale.
La quinta sezione è incentrata sugli attori dei generi teatrali Nō e Kabuki, i due stili più importanti e longevi. Proseguendo nel percorso riflettori puntati sui samurai, archetipo dell’eroe solitario, condottiero sul campo di battaglia ed esteta in tempo di pace, quindi spazio all’Olimpo Shintō, al Paesaggio naturale e al Paesaggio umano, fra sacralità e valori della tradizione. Le stampe Shin hanga e Sosaku hanga sono oggetto della penultima parte della mostra che va a chiudersi con la sezione dal tema “Dall’interpretazione artistica alla realtà: fotografie d’epoca” riguardante immagini colorate a mano dai pittori giapponesi a imitazione delle stampe artistiche.
fino al 9 settembre 2018
palazzoalbergati.com
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di Stefania Vitale
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