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Sita nell’antica e suggestiva campagna di Cutrofiano, nella Grecia Salentina, la Masseria Critabianca rappresenta un’accogliente oasi di pace.
testo e ph adriano bacchella
Il Salento è rimasto per molto tempo lontano dai grandi flussi turistici, conservando quell’autentica e intatta bellezza che lo rende oggi tra le mete più incantevoli del Sud Italia. A pochi minuti dalle vivaci spiagge di Gallipoli, a 30 km da Otranto e dall’esuberante barocco Leccese, questa dimora di charme è strategicamente posta nel cuore del Salento. Critabianca – crita significa argilla – è una masseria risalente al 1300, appartenuta a Jean Goulart de Sauméry, reggente di Castel del Monte al tempo degli Angioini, residenza estiva di campagna delle ricche famiglie borghesi del Settecento borbonico e casa rurale nel tardo Ottocento destinata alla produzione del tabacco. Immersa tra ulivi, fichi d’india e melograni, la luce si fonde con il riverbero candido dei muri a calce esaltando le asperità della pietra. Oggi è un “relais” autentico e raffinato che porta con sé le tracce della storia: Critabianca apre le sue porte invitando a vivere un’esperienza emozionante e fuori dal tempo. Nicoletta e Alessandro, i due giovani fratelli che hanno recuperato l’antica dimora, la considerano una casa aperta a sei amici (o coppie di amici): “Una casa – dicono – in cui abbiamo fortemente voluto conservare il fascino del luogo e dove la storia che l’ha attraversata è leggibile nella memoria impressa nei muri”. L’atmosfera è giocata sul bianco calce ed il miele ambrato, spezzato dalla pietra, chiarissima o intensa a seconda dell’orientamento del sole. Nella luce e nel silenzio del luogo si incontrano sei stanze, o meglio sei micro-mondi, ricavati seguendo fedelmente la struttura originaria; le stanze sono dotate di una decorazione unica, ciascuna con la sua personalità in un percorso alla scoperta di scorci inaspettati e rievocazioni del passato. “La Suite” e “l’Opunzia” sono state ricavate nella porzione seicentesca della dimora, mentre a piano terra sono collocate le stanze più inconsuete, superfici che conservano intatte le forme del passato: “la Stanza dell’Architetto” è caratterizzata da un pavimento vitreo che consente di camminare su antiche vasche un tempo impiegate per conservare olio e grano, mentre ne “la Stanza dello Stallone” sono state conservate le sagome delle mangiatoie delle giumente e dello stallone. Salendo nell’ala ottocentesca si incontrano due ambienti carichi di poesia: “la Stanza Romantica” e “la Stanza del Balconcino”.
Tutto intorno cinque ettari di rigogliosa vegetazione che si riflettono nella rilassante piscina.
Critabianca – contrada la Cavallerizza, Cutrofiano Le
tel 331 7668648 331 7656812 info@critabianca.com
critabianca.com
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