A Palazzo Roverella di Rovigo una grande monografica dedicata al prestigioso fotografo newyorkese
Due mondi che convivono, tra ordine e eccesso. Da una parte l’equilibrio compositivo, dall’altra la costante propensione ad una prospettiva dinamica e eccentrica.
L’universo del fotografo newyorkese Rodney Smith (1947-2016) si traduce in un approccio immaginativo sempre in bilico fra una raffinata lettura della realtà ed una vocazione più visionaria.


Palazzo Roverella di Rovigo gli rende omaggio in questo periodo con la prima grande monografica realizzata in Italia, dal tema “Rodney Smith. Fotografia tra reale e surreale”, visitabile fino al prossimo 1 febbraio.
Quella di Rodney Smith è, per dirla con le sue stesse parole, una “avventura nel mondo”, una ricerca appassionata degli elementi più stravaganti con l’intento di declinarli ad una narrazione visiva altrettanto curiosa o addirittura irriverente. L’ironia è infatti elemento chiave della sua poetica, grazie a quella straordinaria capacità di trascendere l’ordinario anche attraverso espedienti inaspettati.
											Non è un caso quindi che per Rodney Smith, uomo colto e studioso di teologia e filosofia, il mezzo fotografico diventi il canale ideale per dar voce alla propria urgenza espressiva senza andare mai a tradire istintività e naturalezza.
E, sempre nel nome di un irrinunciabile desiderio di autenticità, i suoi ritratti si fondono nel paesaggio vestendolo di fugaci istanti di poesia fino a confondere ad arte disillusione e incanto.
Fino all’1 febbraio 2026
palazzoroverella.com
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			Stefania Vitale
Caporedattrice
            
                
                            
                            
                            


                            
                            
                            
                            
                            
                
                
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