Al Centro Altinate San Gaetano di Padova un’ampia retrospettiva sull’opera della fotografa americana
Scattava nel silenzio, senza apparenti pretese, ben distante dall’idea di ricreare alcuna messa in scena. E nel “silenzio” ha anche lasciato per anni la sua opera straordinaria, portata alla luce, per caso, solo in seguito ad un’asta.
La storia di Vivian Maier (1926–2009) rimane per molti versi avvolta ancora nel mistero: tata di professione e fotografa per vocazione, ha infatti accumulato in vita un grandissimo patrimonio artistico-documentaristico, testimoniando, attraverso i suoi scatti discreti, gesti e abitudini di un intero trentennio tra New York e Chicago.



A renderle omaggio in questo periodo è il Centro Culturale Altinate San Gaetano di Padova, teatro della mostra dal tema “Vivian Maier. The exhibition”, che ospita più di 200 fotografie a colori e in bianco e nero, immagini iconiche, oggetti personali, documenti inediti, ma anche sale esperienziali e immersive, registrazioni audio e filmati Super 8, esposti in via eccezionale soltanto per questa retrospettiva.

La Maier ci proietta nel cuore pulsante delle strade americane dove si incrociano trame di vita di uomini d’affari, signore eleganti, gente di passaggio, così come pure soggetti ai margini ben lontani dalle dinamiche del “sogno americano”, anziani attardati sulle panchine e naturalmente molti bambini con i loro colorati alfabeti quotidiani.
Istanti che si sfiorano, fra destini agli antipodi e percorsi sospesi nei rituali giornalieri. A guidare gli scatti della Maier semplicemente un istinto mai sazio, una curiosità che non conosce tregua, nonché un incessante desiderio di sperimentare le potenzialità del mezzo fotografico.
Fino al 28 settembre 2025
altinatesangaetano.it
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Stefania Vitale
Caporedattrice
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