Tra i fornelli, scopri la ricetta per il tuo benessere
La cucina è uno degli ambienti più vissuti della casa, quello in cui si mescolano creatività, calore, metodo e fantasia. È la stanza attorno alla quale ruota la vita familiare ed è qui che, oltre a preparare colazioni, pranzi e cene, ci si ritrova insieme, si parla e ci si incontra durante il giorno. Per questo deve essere un luogo particolarmente curato in ogni dettaglio, dove sentirsi a proprio agio da soli o in compagnia.
Stare in cucina è senza dubbio un modo per esprimere se stessi, un’esperienza che ha il potere di astrarci da quello che ci circonda e di allontanare altri pensieri, concentrandoci su quello che stiamo facendo in quel preciso momento. Preparare i cibi sta diventando inoltre un’attività sempre più apprezzata perché si sta riscoprendo il valore sociale e individuale di questa azione così semplice.
Stare tra i fornelli, infatti, può alleviare preoccupazioni o pensieri negativi e può aiutarci a diminuire lo stress, ad esempio attraverso la manipolazione degli ingredienti. Inoltre, può farci sentire padroni della situazione, in grado cioè di controllarla e prevederla.
Il modo in cui cuciniamo dice anche molto di noi, ad esempio quanto siamo creativi, quanto siamo in grado di fronteggiare un imprevisto (mi manca proprio quell’ingrediente!) quanto sappiamo essere pazienti nel rimandare una gratificazione o quanto siamo capaci di affrontare una delusione, qualora la nostra ricetta risultasse al di sotto delle aspettative.
Cucinare, inoltre, ha un grande valore di condivisione perché spesso è un’attività che si pratica in coppia o in famiglia, oppure perché presuppone un successivo momento conviviale a tavola. È un modo per dimostrare affetto e attenzione a chi ci è vicino e gusterà con noi quelle pietanze.
Ma è anche un modo per prenderci cura di noi stessi ed esprimere il nostro umore: oggi si cucina questo perché è in sintonia con il modo in cui mi sento. Cucinare ha una forte valenza sociale, tanto da divenire persino un’arte terapeutica: la Cooking Therapy, infatti, insegna a considerare il cibo come nutrimento dell’anima, aiutando a ritrovare se stessi e potenziando il rapporto con gli altri, recuperando fiducia e istinto alla socialità, fino ad arrivare ad essere un vero e proprio trattamento medico d’ausilio in diverse patologie neurologiche e psichiatriche.
Anche la concezione stessa della cucina, intesa come luogo dove sperimentarci ai fornelli, è cambiata radicalmente negli ultimi anni. Se una volta le cucine erano spazi a sé, spesso molto piccoli e dove gli ospiti esterni non avevano accesso, oggi invece sono più aperte e senza barriere, diventando un tutt’uno con il salotto, dal quale si può osservare chi prepara e magari collaborare agli ultimi ritocchi.
Quindi, per una casa attenta al benessere di chi la abita, non dimenticarti di porre attenzione al progetto di un luogo così importante, spazio di convivialità e di benessere.
Dott.ssa Fabiana Faustini
Psicologa e psicoterapeuta
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