Quando l’ufficio è a prova di benessere
Uno space office efficiente, produttivo, dove è piacevole andare e in cui germogliano le buone idee è possibile, soprattutto grazie alla cura che ultimamente si sta mettendo in questo campo. Un tema di grande attualità, infatti, riguarda proprio l’attenzione a sviluppare spazi funzionali e adeguati allo svolgimento dell’attività lavorativa e allo stesso tempo piacevoli.
La psicologia ambientale interviene per aiutare architetti e designer a comprendere il modo in cui le persone percepiscono gli ambienti e per offrire una prospettiva che integri progettazione e benessere.
L’obiettivo è mettere al centro le reali esigenze utili a creare luoghi di lavoro che facciano stare bene e permettano di accrescere la soddisfazione dei dipendenti e di conseguenza la produttività.
Si tratta di un approccio che riesca a coniugare il risultato estetico e il design con le più concrete e oggettive necessità organizzative, arrivando ad un bilanciamento armonioso fra la soddisfazione e la serenità di chi lavora e i risultati dell’azienda. La progettazione di spaces office dovrebbe quindi partire dal presupposto che i nostri sensi si attivano o si assopiscono in funzione di molti aspetti, come ad esempio la luce, i colori, le forme, la temperatura, la presenza della vegetazione e molto altro.
Progettare ambienti che tengano in considerazione questi aspetti e che quindi siano da un lato stimolanti per incrementare le prestazioni, ma dall’altro offrano spazi per staccare o accrescere la concentrazione, è un saggio investimento.
La sfida del designer contemporaneo, quindi, è quella di ridurre la distrazione e di creare uno spazio che stimoli creatività e produttività. Per far ciò è importante, ad esempio, destinare lo space office a gruppi di lavoratori omogenei per difficoltà di mansione, ma anche favorire l’isolamento acustico, magari tramite l’utilizzo di cuffiette o, ancora, gestire le aree di co-working tenendo in considerazione la rotazione dello smart working.
Inoltre, prendersi delle pause è cruciale tanto per la produttività quanto per il benessere della forza lavoro; e altrettanto importante è pianificare nello space office, almeno un’area work-free che incoraggi la pausa, intima o conviviale che sia, magari distante dalle zone produttive.
Un altro aspetto significativo è quello di fornire un ambiente vario, che dia la possibilità di muoversi ed esplorare, provvisto di spazi di recupero e luoghi di aggregazione per il cibo e per l’acqua, dove garantire svago e convivialità, oltre che permettere una fruizione paritaria degli spazi.
La temperatura e la luce devono essere il più naturali possibile per favorire la sensazione di benessere e preziosa è pure la presenza di fiori e piante che rigenerano e purificano l’aria.
Con alcuni piccoli accorgimenti è già possibile migliorare la qualità della vita in uno dei luoghi in cui trascorriamo gran parte del nostro tempo…Lo space office.
Allora perché non dedicarvi la dovuta cura?
Dott.ssa Fabiana Faustini
Psicologa e psicoterapeuta
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