Alla maison milanese prestigiosi pezzi del Novecento, fra arti decorative e design.
Nell’immagine: Ron Arad, Light Table acciaio lucidato a specchio e acciaio dolce – Stima: 30.000-40.000 € © Il Ponte Casa d’Aste
Acciaio e alluminio sono il suo pane quotidiano, nonché fondamenta della solida carriera di designer e artista che, iniziata nei primi anni ’80, può oggi dirsi all’apice. Parliamo di Ron Arad, l’inventore della design-art che meglio di chiunque altro, attraverso le sue creazioni, descrive l’evoluzione dello stile e dello stesso design negli ultimi 30 anni. Proprio così lo aveva introdotto Emmanuel Berard, direttore del dipartimento Design di Artcurial, annunciando la vendita parigina a lui dedicata, organizzata dalla casa d’aste nell’ottobre 2014. In quella data Arad scrisse un memorabile successo per la storia del suo mercato. Dei 20 lotti in catalogo infatti non ne rimase al palo nemmeno uno e con la vendita della libreria “Restless”, aggiudicata a 373.800 euro – ben oltre la stima di 150-250.000 euro – il designer archiviò un nuovo record price. Il crescente entusiasmo internazionale per il designer nativo di Tel Aviv e naturalizzato a Londra contagia anche Milano, dove Ron Arad è stato protagonista di un’esposizione allestita nello showroom di Moroso ad aprile, durante la Design Week, e dove la Casa d’Aste Il Ponte lo propone nella sua vendita “Arti Decorative del ’900 e Design” in calendario il prossimo 29 giugno a Palazzo Crivelli. Il catalogo si preannuncia succulento, tanto che la maison meneghina ha posticipato l’asta per via dei numerosi e importanti lotti pervenuti, di cui si segnalano un raffinato arredo disegnato dallo studio BBPR per un appartamento milanese all’inizio degli anni ’50; prototipi di tavoli e sedute progettati da Ettore Sottsass nel 1971; prototipi e arredi di Carla Venosta; e il tavolo in acciaio di Ron Arad chiamato “Light Table”. “È un raro esemplare – spiega Stefano Poli, responsabile del dipartimento Design del Ponte – costituito da una sottile lastra in acciaio inossidabile lucidato a specchio, unita, mediante saldatura, ad altre lastre di acciaio dolce. Le parti sono sostenute da una struttura in acciaio di rinforzo collegata al piano mediante colle acriliche”. Ron Arad nella sua carriera ha concentrato la sua attenzione sui metalli, lavorandoli tanto con tecniche artigianali quanto attraverso l’uso di tecnologie avanzate, e dando vita a vere e proprie opere di carattere espressionista e con rimandi alla natura: un caso su tutti, la celebre libreria “Bookworm” disegnata per Kartell nel 1993 e divenuta emblema della sua firma artistica. Metalli, linee curve e produzioni in serie limitate possono dirsi i tratti distintivi e identitari dell’art-designer. Caratteristiche che si ritrovano anche nel “Light Table” che andrà all’incanto da Il Ponte con una stima di 30-40.000 euro. “I quattro fogli di acciaio che compongono il tavolo sono sagomati e saldati in modo da raggiungere una continuità spaziale che avvicina l’oggetto di design all’opera d’arte, industriale ed organica” ha concluso Poli.
[ap_divider color=”#CCCCCC” style=”solid” thickness=”1px” width=”100%” mar_top=”20px” mar_bot=”20px”]
di Greta Beretta
greta.beretta@virgilio.it
Seguici su