james tissot -settembre15
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JAMES TISSOT

02/09/2015

Il pittore di storie, al Chiostro del Bramante di Roma.

Raffinato protagonista dell’élite del suo tempo, invidiato e amato in pari misura, James Tissot è un pittore la cui arte è ancora oggi per alcuni aspetti un enigma, tra influenze impressioniste e istanze preraffaellite. Francese di nascita ma britannico di adozione, vissuto a suo agio tra conservatori e liberali, Tissot celebra nei suoi quadri la vita dell’alta borghesia – il ceto portato in auge in epoca vittoriana tra rivoluzione industriale e colonialismo – trasformando la quotidianità in imprese eroiche e celebrative, mutando ogni gesto in un cliché non privo di originalità. Le 80 opere in mostra, tra dipinti e acqueforti, raccontano l’intero percorso artistico del pittore e l’influenza che su di lui ebbe da una parte l’ambiente parigino e, dall’altra, la realtà londinese, dando conto della sua vena sentimentale e mistica, del suo incredibile talento di colorista e del suo interesse per la moda, tutti temi sempre trattati con profondità psicologica.

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Jacques Joseph Tissot (Nantes, 1836 – Buillon, 1902) ha goduto in vita di un notevole successo. Negli anni ottanta del Novecento la critica anglosassone ha definitivamente attestato il valore della sua opera. La Francia gli ha dedicato importanti personali (da quella a Parigi al Petit Palais nel 1985 a quella di Nantes al Musée des Beaux-Arts nel 2005), presentando il lavoro di questo artista così celebre in Inghilterra ma fino ad allora trascurato in patria. Negli ultimi decenni altre esposizioni in tutto il mondo hanno dato modo agli studiosi di tornare con maggiore accuratezza sulla cronologia e la collocazione delle sue opere, con un’attenzione particolare alle implicazioni sociali e culturali della sua poetica. Figlio di un commerciante di stoffe (Marcel Théodore) e di una modista disegnatrice di cappelli (Marie Durand) – e da qui la sua accortezza per i dettagli dei vestiti – Tissot si colloca all’interno della corrente del Realismo sviluppatasi in Francia nel 1840, accanto a Courbet, Daumier e Millet. Il nome francese, naturalizzato inglese, sintetizza gli influssi storico-artistici della sua stessa arte. Al principio i suoi quadri, prevalentemente di carattere storico, risentono dell’influenza della scuola olandese poi Tissot cambia però il soggetto delle sue opere, dedicandosi alla rappresentazione di ambienti e personaggi della Parigi mondana, esprimendo magistralmente il fascino femminile. Ora Tissot arriva per la prima volta in Italia con un’esposizione che riunisce capolavori provenienti dalla Tate di Londra, dal Petit Palais e dal Museo d’Orsay di Parigi.

 

Dal 26 settembre 2015 al 21 febbraio 2016
chiostrodelbramante.it

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di Carla Bonetti

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