Una direzione creativa che abbraccia uniformemente ogni dimensione del marchio. Riscoprire e valorizzarne gli aspetti più nascosti mettendo in gioco le proprie naturali attitudini
Per Alberto Caliri preservare l’autenticità di Missoni è un processo naturale, spontaneo, proprio come le sue creazioni, ma al contempo il terreno di sfida per dare ancora più sfogo alla propria cifra stilistica. Fra Fashion&Design.
Da ottobre 2024, succedendo a Filippo Grazioli, Alberto Caliri è tornato ad essere il direttore creativo di Missoni (dopo l’esperienza ad interim del 2021), aggiungendo così un nuovo prestigioso step ad una liaison che prosegue a vario titolo ormai dal 1998.
Reduce dalla felicissima esperienza alla guida di Missoni Home, Caliri incarna oggi perfettamente la linea del brand, fondendo tradizione e contemporaneità in un linguaggio coerente e riconoscibile.

Come ha vissuto i tanti step di questa storia “totalizzante”? “Dopo essere stato orgogliosamente il braccio destro di Angela Missoni, una volta assunta ad interim la direzione creativa della Donna in vista della futura guida della sezione Home, mi sono approcciato in un modo estremamente professionale.
Successivamente è arrivata la direzione creativa di Missoni Home, sezione alla quale per mia attitudine sono più legato, data la mia passione per il mondo dell’arte e dell’architettura. La mia scelta vincente è stata approcciare ogni progetto singolarmente, ascoltando i miei interlocutori e interfacciandomi costantemente con loro nell’individuazione delle soluzioni maggiormente ad hoc”.
Arriviamo all’ottobre 2024. Divenendo direttore creativo, Fashion e Home, Alberto Caliri ha oggi un ruolo di primissimo piano. Cosa è cambiato veramente? “Per me è stata la vera svolta. Malgrado i tanti anni di esperienza alle spalle con il brand Missoni, il mio rapporto con l’archivio non era mai stato così approfondito.

Un suo personale ricordo su Ottavio e Rosita Missoni? “Il ricordo che ho di Ottavio è di un uomo affascinante e dal grande talento creativo. Sapeva conciliare mirabilmente il linguaggio dello sport con quello della moda. Con Rosita ho lavorato in maniera più diretta quando ero nel settore Home. Aveva un’attenzione, una cura e un occhio formidabili, oltre ad una visione sorprendente della modernità. Il successo del marchio è stato proprio l’unione di due persone di tale levatura.”
Una lezione pronta a conoscere nuovi approdi…
L’intervista continua su DENTROCASA in edicola e online.
Project Director RITA BAIGUERA
Graphic Designer CRISTINA ZANACCHI
Stefania Vitale
Caporedattrice



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