A Palazzo Reale di Milano 200 opere dell’artista olandese tra le quali i suoi più celebri capolavori.
Nell’immagine: Casa di scale – Relatività
Sa stupire, meglio, incantare. Tra l’impossibile e l’incredibile di immagini visionarie ma in fondo ben ancorate alla realtà. Il mondo di Escher approda a Palazzo Reale di Milano per una mostra, visitabile fino al prossimo 22 gennaio, che ben fa luce sul genio enigmatico dell’artista olandese. Dopo le tappe di Roma, Bologna e Treviso, il capoluogo lombardo presenta 200 opere divise in sei sezioni, accogliendo i più celebri capolavori (come “Mano riflettente”, “Relatività”, “Metamorfosi” e “Belvedere”) e affiancandoli a esperimenti scientifici, giochi e approfondimenti didattici per far meglio comprendere ai visitatori di tutte le età dinamiche e obbiettivi dell’artista. Maurits Cornelis Escher ha saputo affascinare scienziati, matematici e grafici del suo e del nostro tempo attraverso la fusione di improbabili linguaggi che attingono alla logica e alla geometria ma anche alla scienza e alla natura. Nella sua opera è infatti in grado di far convivere il rigore e l’inflessibilità con la lucida follia di prospettive insensate fra il paradossale e l’enigmatico. Le idee paiono susseguirsi in un vortice senza via d’uscita, come un infinito rincorrersi avanti e indietro per una strada chiusa. La lente deformante di Escher cattura l’immagine, la decontestualizza e le crea intorno una trama che ammalia e sconcerta avvolgendo lo sguardo in spazi paralleli. Le sue famosissime scale non conducono ad alcun approdo certo, ma sono solo l’illusorio incrociarsi di dimensioni divergenti e incompatibili. La complessità di Escher è un incastro di forme, un gioco di specchi, il magico incontro fra universi inconciliabili solo in apparenza. Per questo la sua arte è rimasta sempre attuale sconfinando nel cinema, nella musica e anche nella pubblicità, attraverso riferimenti più o meno espliciti o vere e proprie citazioni.
Fino al 22 gennaio 2017
tel 02 8929711
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di Stefania Vitale
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