LE GRAFICHE DI UN BOOM ANNUNCIATO
LE GRAFICHE DI UN BOOM ANNUNCIATO

LE GRAFICHE DI UN BOOM ANNUNCIATO

07/02/2019

Le opere di grafica pubblicitaria raccolte nella Collezione Salce di Treviso anticipano e sottolineano la ripresa del secondo dopoguerra.

nell’immagine: Armando Testa, Patatine fritte Pai, 1959-1960; Paolo Federico Garretto, La nuova Lambretta, 1950-1955.

Le opere di grafica pubblicitaria raccolte nella Collezione Salce di Treviso anticipano e sottolineano la ripresa del secondo dopoguerra.   La guerra è finita da poco e al desiderio di rinascita si accompagna un eccezionale fermento di idee. Si alza il tenore di vita, si fanno progetti a lunga scadenza e si dà sempre più spazio anche a quelle tante, piccole, novità in grado di cambiare, in meglio, il quotidiano.

Dai semplici elettrodomestici casalinghi, ai nuovi sprintosi mezzi di trasporto, ma anche riviste di intrattenimento, beni di consumo, bi- bite e snack sfiziosi. Nel clima di generale ripresa, la grafica pubblicitaria è al contempo artefice e riflesso delle tante trasformazioni, enfatizzando con originalità ed effervescente ironia i termini di una ricostruzione che attraversa anche lo spirito.

Le idee per promuovere il nuovo-life style proprio non mancano. Ce ne dà un saggio esemplare la mostra “Verso il boom! 1950-1962”, allestita al Museo Nazionale Collezione Salce di Treviso e visitabile fino al prossimo 17 marzo. In esposizione pezzi particolarissimi, nei quali la creatività del tempo si mixa con un sottilissimo gioco di allusioni, dando vita a manifesti che possono risultare ancora straordinariamente attuali.

Merito della nota passione per il collezionismo di Ferdinando Salce che ci restituisce oggi un “patrimonio” espressivo di rara sintesi ed efficacia comunicativa.

Benca (Carlo Benedetti), Amica, 1952; Herbert Leupin, Pause buvez Coca-cola, 1950-1962;
Benca (Carlo Benedetti), Amica, 1952; Herbert Leupin, Pause buvez Coca-cola, 1950-1962;

Il messaggio arriva chiaro, anche se non sempre diretto, veicolando il desiderio di un’epoca chiamata a guardare oltre, individuare nuovi obiettivi, in una parola crescere, magari concedendosi giornalmente qualcosa di extra-ordinario.

L’irresistibile fascino vintage dei manifesti pubblicitari raccolti nella Collezione Salce ne avvalora oggi anche la forza evocativa indirizzando la mente sul binario del ricordo e dell’emozione al tempo stesso. A darli alla luce, autori già specializzati nel settore, alcuni dei quali (vedi su tutti Armando Testa) combinano mirabilmente grafica e pittura, ma anche innovatori della materia allineati alle nuove strategie di mercato e talenti emergenti, che al design made in Italy abbinano i diktat della comunicazione d’impresa.

I loghi delle aziende più famose assurgono a icone di un trend di vita in continua evoluzione affollando un immaginario sensibile al cambiamento.

È qui che la maestria dei creativi fa la sua parte più preziosa e, attraverso audaci combinazioni di forme e inediti accostamenti cromatici, mira a catturare l’attenzione di un pubblico sempre più curioso, “permeabile”, aperto appunto alle crescenti opportunità. Anche perché la maggiore attenzione alla proposta commerciale si traduce in automatico in una più forte propensione all’acquisto.

Accostarsi al sogno ora sembra possibile. Ed ad alimentare interessi e speranze, ecco pure l’ingombrante modello di un’America sempre più “vicina”, centro propulsivo di un cambiamento che pare esportabile. Almeno per qualcuno. Infine, alla mostra della Collezione Salce è affiancata anche la monografica di Riccardo Guasco dal tema “Punt e a capo, Manifesti Sostenibili 100% Bio”, che propone 8 opere realizzate ad hoc sul tema della sostenibilità ambientale.

 

fino al 17 marzo 2019
www.collezionesalce.beniculturali.it

 

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di Stefania Vitale

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