Giovanni Tomasini, designer e direttore creativo di Studio7B, presenta lo specchio cinetico della designer Clelia Liberti
Esiste da sempre… e sempre ci sarà, un’ampia fetta di mercato nel mondo Design che richiede oggetti sempre più funzionali, ottimizzati e minimali. Dalla controparte emozionale di questo emisfero, Clelia Liberti risponde con uno specchio cinetico che non riflette solo la nostra immagine, ma anche il nostro pensiero.


Da alcuni anni porta avanti una personale ricerca progettuale, spinta al confine tra arte e design, che mette al centro l’interiorità umana e il dialogo emotivo con gli oggetti.
È proprio da questa visione che nasce Dalì, specchio-scultura dal carattere poetico e surreale. Lontano anni luce dall’arredo seriale, Dalì è una composizione mobile in metallo e cristallo che sfida le leggi della simmetria e della passività.

Ogni dettaglio è ponderato a livello pratico ma anche emotivo: la forma principale, liquida e onirica, ricorda le famose deformazioni del tempo firmate Salvador Dalì, a cui l’oggetto rende omaggio già nel nome. L’occhio, simbolo ricorrente nella poetica formale della creativa, domina la parte superiore dell’oggetto e si ripresenta in quella inferiore, suggerendo un’interazione attiva e consapevole, quasi metafisica.
Non ci si guarda semplicemente allo specchio: si partecipa, si riflette, nel doppio senso del termine, come in una performance silenziosa.
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Giovanni Tomasini - Studio 7B
Interior design, industrial design, web e consulenza in marketing & commerciale.
FabLab Brescia, via Pavoni, 7/B Brescia
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