La metamorfosi di un antico opificio ottocentesco in uno spazio contemporaneo. L’architetto Claudio Nardi firma la sapiente evoluzione di questo luogo trasformato in eleganti “dimore per ospiti”.
progettazione arch. claudio nardi – ph michele biancucci
Il Riva Lofts si affaccia generoso sulla “rive gauche” dell’Arno e da questa prospettiva, attraverso il giardino da cui si aprono scorci suggestivi sullo storico Parco delle Cascine, l’articolato complesso di edifici svela le sue origini. La storia è visibile nella conformazione del luogo e nella morfologia degli organismi. Le tracce del tempo sono indelebilmente forgiate nelle possenti pareti in pietra, sobrie e materiche, che custodiscono la sua anima plasmata con sostanze e lineamenti inediti. Diviene eredità del passato anche lo spirito di condivisione, legato alla cultura del fare, che storicamente appartiene alla vocazione di questi territori. Nel 1999, questo piccolo borgo diventa l’atelier di progettazione architettonica di Claudio Nardi e, successivamente, in continuità con l’idea di vivere nuove esperienze, prende vita l’inedito “trend dell’ospitalità”. Nove appartamenti concepiti con lo spirito degli “Studio” francesi, che fondono uno stile metropolitano e un’atmosfera accogliente e domestica; è un connubio tra l’essere a casa e l’essere altrove. La fusione rappresenta il filo conduttore della concezione della struttura: i volumi rigorosi sono contaminati dalla presenza di elementi storici recuperati, oggetti di modernariato, arredi anni Cinquanta, oltre ad elementi di design. Gli “Studio” hanno ingressi indipendenti e sono dotati di cucine di design completamente attrezzate; presentano dimensioni ed organizzazione degli spazi differenti, mentre il denominatore comune è rappresentato dallo stile, unico e caratterizzante, che riflette l’arte di chi li ha progettati. Sono disponibili “Loft Studios” di circa 100 mq, sistemazioni “Superior Delux”, “Delux” e “Standard” di metratura inferiore, sempre caratterizzati da intima accoglienza e spazio esterno. Un perfetto bilanciamento tra la contemporaneità del segno architettonico ed il calore di un edificio storico.
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