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Una dimora nobiliare del 18° secolo, dove l’architettura tradizionale siciliana si fonde con l’arte contemporanea. L’identità del Relais si riflette nella sua immensa Tenuta biologica di agrumeti, oliveti e vigneti.
ph michele biancucci – testo ada calabrese (cofounder)
Alle pendici del Monte Etna, nella vibrante ed energica Terra di Sicilia, tra la solennità del vulcano e l’infinito del mar Mediterraneo, è ubicato questo Relais, un eco hotel certificato con 5 stelle, emblema di fascino, innovazione e specchio di un’epoca. “Un giorno, nel 2007, per caso arrivai in questa terra, me ne innamorai e decisi di dedicare la mia vita alla sua resurrezione. Far rinascere un luogo autentico, scelto dai monaci dell’ordine di Sant’Anna, per la sua viva energia e per le sue straordinarie caratteristiche geografiche. La Tenuta Monaci delle Terre Nere, situata alle pendici del più grande vulcano d’Europa, ad un’altitudine di 500 metri, ha conservato l’identità storica e territoriale; ha un sapore spontaneo di casa e spero ne possa conservare l’intimità”. Con queste parole, Guido Coffa proprietario, racconta la genesi di questa realtà ricettiva. La struttura, restaurata applicando i principi della bioarchitettura, contempla di 19 camere, dislocate tra la casa nobiliare e le suite indipendenti distribuite all’interno della Tenuta. In queste terre, accarezzate dalla brezza intrisa di odore di agrumi e gelsomino, crescono vigne, olivi, frutti ed ortaggi che compongono la cucina genuina e di qualità del ristorante. L’agricoltura biologica è la pietra miliare di questa ristorazione, la cui cucina tradizionale si basa su prodotti freschi, ovviamente a km 0. In questo contesto, caratterizzato dall’impiego di innovative tecniche di produzione agricola, è possibile affermare che dalla natura è nato il progetto, la natura quale tramite espressivo del design e dell’architettura ecosostenibile. La natura diventa ornamento, il piacere di apprezzare il silenzio, la vera anima dei monaci. Il silenzio è essenziale, le camere non hanno telefono, non hanno televisore… si è catturati dal paesaggio, una tenuta di 16 ettari, dove la terra, la vegetazione ed il sole creano un arcobaleno di colori variegati e contrastanti che, verso il crepuscolo, esplodono in straordinaria bellezza. Un luogo definibile come lo “scrigno del riposo”, un felice esempio di coerenza tra contenuto e contenitore.
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