Un cocktail inedito di grandeur francese e spirito newyorkese proprio di fronte al Museum of Modern Art, a pochi passi dalla centralissima Fifth Avenue.
L’Hotel Baccarat di New York mixa sapientemente l’art de vivre continentale con l’energia della Grande Mela. A fare da filo conduttore del progetto di interni, firmato dagli interior designer Patrick Gilles e Dorothée Boissier, con studio a Parigi e attivi a livello internazionale, è il prestigio di Baccarat, il grande marchio della cristalleria, che con questo hotel diventa un global brand dell’ospitalità di lusso.
Un progetto che fin dall’ingresso dichiara il suo obiettivo, con la targa “Baccarat – Maison fondée en 1764”, anno in cui Luigi XV° concesse a Louis-Joseph de Laval – Montmorency di aprire una fabbrica di cristalli, divenuta fiore all’occhiello dell’alta artigianalità francese. Un concetto, questo, che i progettisti hanno applicato a tutte le fasi esecutive di realizzazione dell’Hotel.
Sulla 53esima Strada, tra la Fifth e la Sixth Avenue, l’Hotel occupa i primi 12 piani di un grattacielo, con la facciata rivestita, per circa 20 metri di altezza, di lame di cristallo a taglio prismatico. Un fil rouge, quello del cristallo, che si snoda negli ambienti comuni e nelle 114 camere e suite, dove anche i bicchieri portaspazzolino sono di Baccarat.
Nel raffinato Grand Salon, una collezione di pezzi iconici del marchio impreziosisce il grande ambiente. Qui, pareti rivestite in seta di Jouffre, montata in centinaia di pieghe che scendono dall’alto soffitto, sotto la luce di un imponente lampadario Baccarat a 64 bracci, e arredi disegnati da Gilles&Boissier che rendono omaggio all’arte antica dell’ebanisteria interpretata in stile contemporaneo.
E, ancora, il Petit Salon, tra vetrate e boiserie in legno fumé e un grande tavolo in marmo con basi in cristallo, e la Harmonie Room, il salone per eventi privati che prende il nome da un best seller di Baccarat, il bicchiere Tumbler in cristallo trasparente d’insuperato design.
Si passa poi al B Bar, annoverato tra i migliori al mondo, ispirato alle scuderie di Versailles, con il pavimento in legno dipinto a dama bianco/nero e le pareti rosso porpora.
Ambienti scintillanti, con le luci che si rifrangono sui cristalli e regalano effetti caleidoscopici; atmosfere sontuose e regali e tuttavia intime, in cui gli ospiti sperimentano il senso di un’ospitalità e di un’esperienza personalizzata.
Una discreta eleganza pervade anche le zone dedicate al wellness: una grande piscina riscaldata, circondata sui lati da cabane in stile Costa Azzurra, e la Spa de La Mer, prima, negli Stati Uniti, con il marchio di prodotti per la pelle La Mer, appunto, con quattro sale per trattamenti di bellezza.
La perfezione dei cristalli di Baccarat è alla base di un protocollo che regola, ugualmente alla perfezione, i servizi agli ospiti: gratuiti Wi-Fi e minibar smaltato rosso Baccarat, tecnologia di alto livello con televisori nascosti ad arte dietro gli specchi e tablet per il controllo di temperatura, illuminazione e servizio in camera, senza contare l’accoglienza ospiti all’arrivo nel Petit Salon, con coppa di champagne.
In cristallo Baccarat, naturalmente.
Ph. Gianni Franchellucci – Testo Robert Paulo Prall
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