- Nome e cognome? Marta Alonso Yebra e Imanol Calderón Elósegui
- Soprannome/nome d’arte? Mayice
- Nazionalità? Spagnola
- Luogo di nascita? Marta Alonso Yebra è nata a León e Imanol Calderón Elósegui a San Sebastian, entrambe città spagnole.
- Dove vivete? Madrid, Spagna.
- Età? 42
- Single o in una relazione? In un rapporto.
- Figli? No.
- I vostri studi? Architettura.
- Una breve presentazione di voi come designer/artigiani/artisti? Mayice è uno studio multidisciplinare con sede a Madrid, fondato dagli architetti Marta Alonso Yebra e Imanol Calderón Elósegui nel 2014. Il loro lavoro combina metodi artigianali, storia e tecnologia, e le loro collaborazioni con artigiani locali sono un elemento chiave del processo. Negli ultimi anni, hanno lavorato a progetti di interior design e opere che sono stati esposti nelle Design Week di città come Londra, Milano e New York. Alcuni loro pezzi sono permanentemente in mostra allo Spazio Rossana Orlandi.
- Premi e riconoscimenti:
2021 Architectural Digest Awards, nuovi talenti
2021 Premio AD 2021 al Nuevo Talento Campari
2020 Dune for LZF designed by Mayice. Best of The Year, Interior Design Magazine e NYCxDESIGN Awards – Pendant Fixtures
2020 VIII Premios de interiorismo 2020 Casa Décor. First Mention best interior design per Niessen
BUIT 2019 per Gandia Blasco. Vincitore Archiproducts Design Awards, categoria outdoor
BUIT 2019 per Gandia Blasco, rivista NYCdesign / Interior design, vincitore outdoor seating
2019 VII Premios de interiorismo 2019 Casa Decor. Menzione speciale, best interior designer
Filamento Verticale 2019, finalista ai Dezeen Awards 2019
Studio Mayice 2018, finalista ai Dezeen Awards 2018
Filamento 2018, finalista ai Dezeen Awards 2018
2018 IED Design Awards, Filamento best product design
2018 Born Awards Spagna, Filamento, categoria Home
Premio Architizer 2015. Menzione speciale, New York
2015 Elle Deco EDIDA. Miglior giovane designer spagnolo, Spagna
- A che età avete iniziato a fare i designer/artigiani/artisti? Da quando abbiamo l’uso della ragione.
- Come iniziate i vostri lavori? Partiamo dalle idee astratte.
- Qualcun altro vi aiuta a creare le vostre opere o fate tutto da soli? Lavoriamo sempre con maestri, artigiani, ingegneri… Lavoriamo con tanti fornitori diversi; tutti sono importanti, anche la persona che lavora per l’azienda che spedisce i nostri lavori.
- Come scegliete il nome delle vostre opere? Cerchiamo di trovare una parola per riassumere l’idea astratta alla base del progetto.
- Nei vostri progetti, con cosa dialoga il vostro design? Vale a dire, pittura, scultura, grafica, arti digitali…? È sempre un dialogo tra tecnologia, artigianato e materiali.
- Come posizionereste le vostre opere in una casa/ufficio/hotel? Siamo soliti lavorare con interior designer e architetti, e c’è sempre un dialogo. Se si trattasse di un progetto di cui abbiamo creato gli interni, dipenderebbe dal cliente e dal budget, ma cerchiamo sempre l’armonia e le proporzioni, per raggiungere il benessere e ottenere un ambiente confortevole.
- Avete qualche vostra opera a casa? Sì.
- Se aveste la possibilità di collocare un vostro pezzo in una casa/luogo pubblico o privato, quale scegliereste? Un giorno, ci piacerebbe vedere uno dei nostri pezzi da Donald Judd a New York, o a casa di Sejima e Nishizawa a Tokyo, così come in qualsiasi interno curato da Axel Vervoordt e John Pawson.
- Qual è la casa più bella che abbiate mai visto? Villa Necchi di Piero Portalupi e la casa a Maiorca di Jørn Utzon.
- Un’opera di un altro designer che avreste voluto fare? Il divano Malitte di Roberto Sebastian Matta, Konstantin Grcic – Man Machine, la Ombré Glass Chair di Germans Ermičs o il tavolo Equilibrium di Guglielmo Poletti.
- Un designer che vorreste fosse l’ideatore di un vostro pezzo? Konstantin Grcic.
- Se non foste designer, cosa fareste? Qualcosa inerente alla creatività di nuovi concetti.
- Quale designer (anche del passato) vorreste conoscere? Achille Castiglioni e Lina Bo Bardi.
- Un aneddoto con Rossana che non dimenticherete mai? Settembre 2021: durante un servizio fotografico per una rivista, Rossana ha deciso di salire su alcuni podi con cinque lampade di cristallo. Eravamo davvero preoccupati per lei, non per le lampade! Ma lei ha continuato a sorridere, dicendoci quanto siamo stati fortunati. Il ritratto infatti è stupendo!
- La vostra città preferita? San Sebastián in Spagna.
- Un viaggio che vorreste fare? Brasile, un viaggio architettonico guidato da uno dei nostri amici del posto.
- Un viaggio che non fareste mai? Un viaggio lontano dalla Terra.
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