Fra passato e futuro, fra monarchia e modalità, il nuovo volto della capitale inglese
A conclusione della pausa estiva, ho trascorso qualche giorno a Londra. La capitale inglese, fra storia monarchica e modernità della City, si è presentata con un volto meno britannico-europeo e più planetario di come la ricordavo, nei miei trascorsi lavorativi di oltre dieci anni fa.
La maggioranza degli stranieri immigrati a Londra è di origine asiatica (con prevalenza di indiani, pakistani, bengalesi), africana e caraibica. Fra gli immigrati europei, i primi per numerosità sono i polacchi (oltre 700mila persone), gli irlandesi (oltre 500mila), seguono 320 mila tedeschi e 150mila italiani.

La City londinese, che non ha nulla da invidiare alle metropoli statunitensi, è cuore pulsante della finanza europea ed internazionale, con focus sul settore bancario e assicurativo e con enormi opportunità per professionisti, in primis legali ed economisti. Sono circa 400.000 gli occupati nella City, che rappresenta il sogno per molti giovani laureati.
Il visto lavorativo, dopo il 2021, si ottiene con un sistema a punti, cui possono accedere solo lavoratori qualificati, in possesso di competenze e con uno stipendio di livello almeno medio-alto. Fra passato e futuro, fra antico e moderno, la stella di Londra continua a brillare, in un sistema Paese che scricchiola.
L’articolo continua su DENTROCASA in edicola e online.

ing. Lisa Zanardo
Top Performance Consulting Consulenza d’Impresa
Seguici su