“Rare Persian carpet sold for $ 33,7 millions in New York City”. Così titolava l’emittente Statunitense FOXnews il 5 giugno 2013.
Chi “frequenta” l’arte, anche quella tessile, non si stupisce più delle somme astronomiche che alcuni capricciosi collezionisti sono disposti a pagare per aggiudicarsi nelle principali aste internazionali un manufatto di indiscussa importanza, un pezzo di storia, un autentico angolo di paradiso. Se negli ultimi anni anche il tappeto orientale ha toccato propri record di aggiudicazione, con Serapi Ushak ed Isfahan, mai la cifra era stata così “sostanziosa”: i 33,765 milioni di dollari USA, pari a circa 25 milioni di euro, hanno abbattuto precedenti somme pagate per un tappeto. Protagonista un antico Kerman seicentesco di manifattura persiana; di modeste dimensioni, pari a cm 267 x 196, presenta struttura in cotone ed un lucente vello in lana. La colorazione è calda e ben articolata con un intenso rosso impiegato per il fondo e un blu persiano utilizzato per le bordure; il profilo decorativo è caratterizzato da un insolito motivo a tralci di vite sapientemente articolati e disposti secondo uno schema verticale. Lo splendido manufatto è stato aggiudicato telefonicamente con un applauso liberatorio da parte del pubblico presente ad un misterioso, naturalmente anonimo, acquirente.
Risulta che il tappeto Kerman fu donato alla Washington, DC Corcoran Gallery of Art nel 1925 da William Clark, fine collezionista d’arte, industriale di fama mondiale, nonché senatore dello stato del Montana, che lo acquistò circa 25 anni prima. In un’epoca altamente tecnologica che mira alla perfezione, ripetibile e seriale, pare naturale, almeno nella sfera privata, rifugiarsi in opere d’arte uniche ed irripetibili, testimoni di abile creatività e sapiente impiego delle materie prime. Siamo chiaramente in un caso estremo, fuori dall’ordinario, che tuttavia non potrà che giovare al mondo dell’arte e nello specifico a quella tessile.
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arch. Jim Lo Coco
Consulente Tecnico del Tribunale di Brescia nel settore tessile è docente di storia e tecnica del tappeto orientale presso la SCUOLA REGIONALE PER IL RESTAURO Enaip. È titolare della storica azienda di famiglia.
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