Giovanni Tomasini, designer e direttore creativo di Studio7B, presenta gli ultimi progetti di Paolo Conte presentati al Salone Satellite.
Paolo Conte, 28 anni, è un giovane designer nato e cresciuto ad Acqui Terme, la celebre “città dell’acqua” nel basso Piemonte, dove tutt’oggi vive e lavora come freelance.
Dopo il diploma in Product Design allo IED di Torino e diversi anni di gavetta fra Milano e il capoluogo piemontese, dove affina sul campo le sue abilità, arrivano anche collaborazioni con realtà nazionali ed estere.
Fatiche che oggi possiamo dire senz’altro ripagate, perché Paolo Conte è fra l’élite di giovani designer selezionati per il 2022 da Marva Griffin Wilshire, l’ideatrice e talent scout del Salone Satellite, la vetrina più dinamica del Salone del Mobile di Milano.
L’esordio di Conte al Salone Satellite è senz’altro dirompente, con ben cinque pezzi ognuno dei quali “parla una lingua diversa”, tutti autoprodotti, sviluppati in modo indipendente e raccolti in tre famiglie: Anachronism, B.I.G. e The Rising Lamp.
Note nostalgiche si fondono a una concreta carica innovativa in arredi che sembrano ripercorrere le tappe iconiche del design. Partendo da B.I.G., acronimo di “Bold Is Good”, una poltrona e un tavolino che riportano al periodo d’oro del tubolare d’acciaio che spopolò negli anni ’70, ma visti in chiave del tutto inedita e originale.

La coppia di arredi di Paolo Conte si presenta con dei loop di tubi dal diametro di ben 14 cm, senza inizio o fine; la struttura del tavolino sorregge un piano circolare in vetro, mentre la seduta della poltrona si completa con una fascia tesa.
Anachronism ci catapulta negli anni ’90 con un omaggio a Twin Peaks, una serie che vide la convergenza tra i visionari registi David Lynch e Mark Frost: un mobile liberamente ispirato alla “Stanza rossa” un luogo metafisico, pensato per mantenere i ricordi fuori dal tempo.
L’insolita apertura obliqua, il motivo seghettato che si ripete sul legno laccato e le sottili gambe a forma di spillone faranno la felicità degli appassionati del design d’autore così come dei “telefilm addicted”.

Ultime, ma non per importanza, le lampade di Conte “The Rising Lamp” dallo stile moderno e proiettato al futuro. Questi oggetti, che sembrano provenire da una serie Sci-Fi, adottano tecnologia LED, sono portatili, dimmerabili e ricaricabili.
Un cerchio luminoso interseca un cono, come il sole che sorge da dietro una montagna per accogliere un giorno migliore. Un’iconografia ottimista e positiva, che si concretizza in una maniglia luminosa e un dimmer, perfettamente integrati in una forma finemente tornita.
La versione azzurra della medesima lampada è realizzata tramite il riciclo di circa 50 mascherine chirurgiche, trasmutando un doloroso simbolo della pandemia in un oggetto di alto design.

Il circolo virtuoso ha coinvolto la Protezione Civile di Acqui Terme per il reperimento e la sanificazione del materiale di scarto e il Politecnico di Torino per la produzione e la resa del materiale finale.


Giovanni Tomasini - Studio 7B
Interior design, industrial design, web e consulenza in marketing & commerciale. - FabLab Brescia, via Pavoni, 7/B Brescia
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