A Palazzo Forti di Verona una retrospettiva sull’artista russo
Soggetti che sfidano la forza di gravità. Figure oniriche, capovolte, volanti, che aleggiano in scenari fantastici. L’originalità di Marc Chagall è figlia di una congerie di fattori, artistici e spirituali. E a Palazzo Forti, a Verona, è possibile ammirarne uno splendido saggio con la mostra “Chagall. Il mondo sottosopra”. In mostra 137 opere del maestro tra dipinti, disegni e incisioni, realizzati tutti tra il 1917 e il 1982 e provenienti dal Musée national Marc Chagall di Nizza, dal Musée national d’Art Moderne Centre Georges Pompidou e da importanti collezioni private.
Sono tanti i motivi per i quali un soggetto figura rappresentato in maniera del tutto anomala rispetto facendo prevalere l’immaginario sul reale. E sono imputabili ad una complessità interiore dell’artista a contatto con diverse correnti di stile, ma anche con un entroterra culturale che dall’ebraismo l’ha portato a partecipare alla Rivoluzione d’ottobre. Input che hanno condizionato il suo stile nel segno di un tempo senza coordinate e di uno spazio privo di punti cardinali. Per questo l’attenzione si focalizza spesso sul mondo del circo e sulle stravaganze che lo contraddistinguono fra saltimbanchi e acrobati. Ma Chagall esplora anche la realtà comune ammantandola di quel fantastico che non può prescindere dal suo fare arte. Dal suo celebre autoritratto a sette dita, alle conosciute rappresentazioni sull’amore. E poi musicisti, asini, orologi a pendolo: figure che sembrano emigrate dal mondo dei sogni e portate d’incanto in contatto fra loro in nome di una creatività nuova. Capovolgere il reale ha significati reconditi che trovano radice nei ricordi d’infanzia o nei ritmi della vita popolare russa, ma anche nelle vicende storiche più cruente del secolo. Chagall, la cui opera è difficilmente catalogabile in una categoria dell’arte contemporanea, osserva e trasfigura, dona ai soggetti aspetti improbabili, li fa giocare con le leggi della fisica per un tuffo nel fantastico e nel colore.
Fino al 10 luglio 2011; per informazioni tel 045 8001903
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di Stefania Vitale
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