A Palazzo Reale di Milano una mostra sul celebre artista del Cinquecento
Un’ottima opportunità quella presentata dalla mostra dedicata al pittore di ambito milanese Giuseppe Arcimboldo (1526- 1593): non una semplice operazione di facciata ma anche la possibilità di confrontarsi con preziosi contenuti. L’esposizione è organizzata entro gli ambienti di Palazzo Reale, a Milano, e si snoda in un fil rouge mai banale, in diverse sezioni tutte significative sin dall’incipit. Infatti i visitatori sono da subito introdotti nella temperie culturale dell’epoca, ovvero la Milano del ‘500, dove la dominante era costituita dalla forte personalità di Leonardo da Vinci, che tracciò un solco profondo nel segno della scienza, arte e civiltà. Proprio a Leonardo si devono gli studi di fisionomica, fisiognomica e del mondo naturale che influenzeranno i suoi contemporanei ed Arcimboldo, che ne prese le mosse per costruire il proprio personalissimo percorso, unico nella storia dell’arte tutta. Egli, infatti, si specializzò nelle nature morte ma di una speciale tipologia, come pretesto per raffigurare altro, in genere ritratti di persone od allegorie simboliche. Ecco quindi l’“Ortolano/natura morta” che, come spiega il titolo stesso è al contempo insieme di ortaggi e verzure ma anche ritratto di colui che le coltiva, oppure il “Vertunno (Ritratto di Rodolfo II)” che mette in scena una triplice finzione, in quanto simultaneamente assemblaggio di fiori e frutti, personificazione della divinità etrusca Vertumno alla quale si assoggettavano le stagioni ed, infine, effigie dell’imperatore del Sacro Romano Impero Rodolfo II. Questi fu personalità eminente del Cinquecento, capace di imprimere una profonda svolta culturale nella Praga dell’epoca, illuminato al punto di chiamare alla sua corte proprio quell’Arcimboldo che sarà conosciuto come uno degli artisti più originali. La mostra è anche l’occasione di mettere dei punti fermi in merito alla datazione delle opere, come per il caso delle famose “Stagioni” che, alla luce delle nuove ricerche, vennero concepite dall’Arcimboldo a Milano, ovvero prima della sua partenza per Praga avvenuta nel 1562.
Fino al 22 maggio 2011; per informazioni tel 02 8601165
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