A Palazzo Reale di Milano una splendida antologica su uno dei maggiori artisti astratti del Novecento.
nell’immagine: Arancione, 1971, Tela estroflessa e tempera vinilica; Giallo, 1996, Tela estroflessa e tempera vinilica
Ombre prospettiche, inedite sorgenti luminose, effetto sorpresa. Tra i più eminenti astrattisti del Novecento, Agostino Bonalumi ha segnato con la sua opera un nuovo modo di concepire le risorse della modernità declinate all’arte. Per questo l’antologica dedicatagli a Palazzo Reale di Milano assume connotazioni di particolare rilievo.
Nativo proprio del capoluogo lombardo, il pittore, scomparso nel 2013, riceve, attraverso la mostra curata da Marco Meneguzzo, il più ricco omaggio mai realizzato alla sua poetica, dagli esordi, avvenuti a Milano, con Enrico Castellani e Piero Manzoni attorno al 1959, passando per gli anni Sessanta in contatto con i maggiori gruppi di respiro europeo, fino ad andare a toccare gli effetti della recente e meritata rivalutazione internazionale. Autore anche di scenografie teatrali e libri d’arte, nell’ultimo periodo della sua attività l’artista è infatti ospitato in molte gallerie a Bruxelles, Mosca, New York e Singapore e nell’estate 2013 collabora all’allestimento di una sua personale a Londra di cui non arriverà però a vedere l’apertura.
Agostino Bonalumi tratta la pittura come una forma sui generis di scultura: da qui la predilezione per le tele estroflesse e il suo operare su tre dimensioni, a metà strada fra colore e materia, in linea con il suo costante desiderio di sperimentazione. Raccogliendo il messaggio di Lucio Fontana riesce a trovare comunque una personale cifra espressiva raccogliendo le voci e le dinamiche del suo tempo.
L’esposizione milanese ospita creazioni anche di notevoli dimensioni, tra le quali tre installazioni: da Blu abitabile, un’opera di pittura-ambiente, alla ricostruzione di Struttura modulare bianca presentata per la prima volta nella sala personale alla XXXV° Biennale d’Arte di Venezia del 1970, fino ad una parete molto ampia presentata nel 2003 all’Institut Mathildenhöhe, Darmstadt, in Germania. Sempre fino al 30 settembre, il Museo del Novecento di Milano dedica allo stesso Bonalumi una mostra dal tema “Agostino Bonalumi. Spazio, ambiente, progetto” riguardante l’aspetto delle opere ambientali, anch’esse molto grandi, che, affiancate da otto opere su carta, sintetizzano la concezione dell’artista per lo spazio.
fino al 30 settembre 2018
palazzoreale.it
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di Stefania Vitale
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