BEDINI-MARZO19
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CARLA BEDINI, “OCCHI COME CARAMELLE”

Un’artista che ama la solitudine ma assapora il mondo in tutte le sue forme

nell’immagine: “E alla fine piantare gocce di universo”; “Milioni di gocce”

Carla Bedini è nata a Castellanza, in provincia di Varese. Vive e lavora a Felina, in provincia di Reggio Emilia. Qui ci sono campi che donano forma alle colline e in estate ospitano fienili e strade sterrate per posti sperduti. Lungo l’asfalto s’aprono file d’alberi e qualche idea di bosco fitto nei paraggi con case isolate dall’aria familiare. Carla vive in una di queste case, proprio sul ciglio dove, sui marciapiedi, sporgono mazzi di lavanda.

“Colonizzazione”
“Colonizzazione”

Non si suona il campanello, si bussa con le dita e lei viene ad aprire. E allora le rivolgiamo qualche semplice domanda…

•Come vivi l’arte in questa solitudine?

“Vivo in questa “illusione“, in questa magia che per me è la vita, una malattia che curo usando garze mescolate a colori e sogni. Ancora oggi non ho trovato niente di alternativo né di altrettanto terapeutico che mi faccia stare così bene”.

 

• È per questo che davanti ad un tuo quadro, più che mettermi a guardare, mi metto in ascolto…

“Infatti è come se dentro ogni mio quadro ci fosse una voce che chiama, una luce che ti dice di andare oltre le apparenze e gli oggetti che io dipingo; è una storia che devi fare tua senza che io ti spieghi la mia”.

 

• Sei stata più influenzata dal luogo in cui vivi o dalla storia dell’arte?

“Sono completamente onnivora, mi interesso di ogni aspetto della vita e non solo d’arte… il cinema, la musica, i fumetti, la moda e persino il giardinaggio. Imparo e mi faccio “attraversare”, guardo e registro, poi assemblo in una forma nuova e, se non trovo niente da rubare, continuo la mia ricerca tra mostre, libri, Internet, concerti… e ancora vita vissuta, natura, incontri.

 

• Le tue figure sono ritratti oppure opere di pura fantasia?

“I volti, ci penso ogni tanto, non sono ritratti, ma pensieri, voci che arrivano quando vogliono loro e non quando voglio io. Musica distante che mi sveglia dal torpore… in queste stanze che respirano ombre e profumo intorno. Tutto mentre fuori c’è la nebbia e guardo con occhi severi l’ultima opera sul cavalletto, togliendo lo sguardo da un libro appena aperto…”.

 

carlabedini.it
Galleria Ca’ di Frà Milano
tel 02 29002108

 

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di Gianbattista Bonazzoli
bonazzoli99@gmail.com
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