Al Forte di Bard, in Valle d’Aosta, sculture e opere su tela del grande artista toscano
La magia di un tempo perduto, con le sue suggestioni e i suoi misteri. È quella espressa dall’opera di Marino Marini attraverso i cavalli, i cavalieri, i giocolieri e le danzatrici che animano le sue creazioni.
Al Forte di Bard, nelle sale delle Cannoniere, in Valle d’Aosta, è stata allestita una ricca retrospettiva dedicata al suo genio artistico dal tema “Arcane fantasie”. L’esposizione ospita 23 sculture e 39 opere su tela e carta.
Marino Marini è stato sempre attratto dal linguaggio figurativo elaborando uno stile di grande potenza e coerenza. I suoi soggetti più conosciuti e ricorrenti vengono trasformati in un tramite per leggere la realtà e raccontare la condizione umana. Figure che nel tempo si fanno sempre meno definite e sempre più espressive, fino ad assumere i connotati di autentiche metafore scultoree.
Protagonista a suo modo delle avanguardie, Marino Marini seppe infatti intuire che la scoperta del primordiale, del primitivo e dell’arcaico era la via necessaria per superare la crisi dei valori formali e spirituali della sua epoca. Trovò in particolare nel mondo degli Etruschi e poi in quello del circo e del teatro di danza qualcosa di congeniale e straordinariamente familiare che trasferì quindi subito nella sua arte.
Tra i capolavori presenti in mostra, si segnala il prestigioso prestito dell’opera “Gentiluomo a cavallo” del 1937, concessa dalla Camera dei Deputati.
Fino al 3 novembre 2024
fortedibard.it
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