Ecco come un appartamento milanese si trasforma e si mostra nella sua affascinante quotidianità.
L’architetto Luigi Ferrario firma quest’intervento di restauro eseguito in un appartamento all’ultimo piano di un edificio monumentale di inizio Novecento, nei pressi di Piazza Piemonte a Milano, caratterizzato dal dialogo tra la conservazione degli elementi architettonici originari e l’inserimento di elementi compositivi decisamente contemporanei.
“La casa dei rossi” è così denominata per il nome dei precedenti proprietari, ma soprattutto per il colore dei mobili contenitori collocati nello spazio di ingresso che funge anche da luogo di distribuzione per i nuovi ambienti progettati.
L’ingresso, infatti, non è delimitato da pareti in muratura, ma da singoli contenitori verticali in legno verniciato di rosso, posizionati su ruote e spostabili lungo una maglia di guide di scorrimento a soffitto. Ognuno di tali elementi può essere ruotato, traslato e aggregato.
Cucina, pranzo, soggiorno, studio e camere da letto, perfino un’ampia stanza da bagno, sono accessibili dall’ingresso e vengono separati da questo grazie ai mobili contenitori.
La memoria del perimetro degli ambienti originari della casa è mantenuta mediante l’uso di un inserto in wengé nelle pavimentazioni in legno e, nello stesso tempo, è sottolineato a soffitto dalla conservazione delle cornici classiche preesistenti.
La sala da bagno, infine, è un grande spazio unitario nel quale sono stati progettati e realizzati due bagni, uno per lui e uno per lei, più una piccola lavanderia e una cabina armadio.
Un progetto e un percorso abitativo accattivante, che rompe la staticità dei soliti schemi permettendo scenari nuovi dove la luce naturale si insinua copiosa potenziando i colori dell’arredo e la plasticità degli ambienti.
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