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Una “galleria d’arte contemporanea” proiettata verso un orizzonte che sembra non finire mai.
ph e testo betty colombo
La Svizzera ha un territorio sorprendente; piccoli paesi incastonati tra le montagne si alternano a città disciplinate e palazzi dalle linee rigorose a ricordare che ci troviamo in una delle principali piazze bancarie del mondo. Per il servizio di queste pagine siamo andati a Lugano, località del Canton Ticino che da qualche tempo punta al cambiamento radicale riqualificando il lungolago, ampliando le superfici edificabili e offrendo ai cittadini oltre 10.000 mq di aree pedonali. Tutto, per migliorare la città e il benessere di chi la vive. Ne sa qualcosa la proprietaria, che ha scelto di acquistare la sua casa ben distante dal trafficato centro e abbracciare invece la parte alta, affacciata sull’omonimo lago. L’appartamento, di dimensioni importanti, è un evidente gioco d’interazione paesaggistica, un richiamo continuo tra dentro e fuori, tra la bellezza del panorama che lo circonda e quella dei pezzi di arte e design che lo arredano. Da un punto di vista strutturale l’ambiente è catartico, invaso dalla luce, con una terrazza proiettata verso un orizzonte che sembra non finire mai. La scelta però degli elementi interni racconta molto più della voglia di pace: è una casa di “ricerca”, un luogo nel quale inserire -step by step- momenti e stati d’animo sotto forma di opere d’arte. Il risultato ha una forza straordinaria, con il corridoio d’ingresso che sembra essere una galleria d’arte contemporanea e le stanze che si snodano in un dedalo chiuso o aperto come una grande scatola cinese dai mille volti. La zona giorno è open space con l’isola della cucina total black laccata lucida che riflette il paesaggio esterno insieme al pavimento, dando quasi la sensazione di fluttuare su una superficie d’acqua. Nel centro il divano On The Rocks di Edra contrappone le proprie geometrie alla morbidezza dei materiali mentre, di lato, il tavolo Rosy (design Roberto Mora) carica l’ambiente di personalità. Oltre la zona giorno si trova lo studio, un angolo che fa da fulcro strutturale del living. La zona notte, con la camera padronale, è inserita invece in uno spazio chiuso e riservato in modo da contrassegnare con attenzione i limiti di intimità. Unico denominatore comune è il lago, con le grandi pareti di vetro che regalano la possibilità di guardare non solo i quadri che hai acquistato, ma anche quello nel quale vivi.
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