L’eco-resort di Marrakech, incastonato nell’antico uliveto, è una combinazione berbera di libertà, spazio e art de vivre.
Il futuro prossimo dell’hotellerie di lusso internazionale viaggia sempre più nella direzione della sostenibilità.
Ne è un esempio l’eco-resort Royal Palm, in Marocco, un’oasi berbera di pace e relax con annessa fattoria biologica ricavata nel 2013 in un paesaggio naturale incontaminato: una pianura color terracotta che guarda le cime innevate dell’Atlante, a una dozzina di chilometri dalla vivace città berbera di Marrakech.
Lo sviluppo residenziale del complesso ricettivo ha puntato sulla bassa densità di ville, sfruttando al meglio i 222 ettari a disposizione, corrispondenti a un antico uliveto. Il Royal Palm Marrakech è una struttura con forte vocazione per l’ecologia.
Gli alberi e le piante che lo circondano provengono, infatti, da un vicino vivaio e l’azienda agricola biologica interna alla struttura fornisce frutta e verdura per il consumo dell’hotel, compreso l’olio d’oliva spremuto a mano.
Inoltre tutti gli spazi verdi sono irrigati utilizzando acqua riciclata.
Architettonicamente le ville combinano un’estetica berbera tradizionale con uno schema di interni contemporaneo, immaginato per creare un flusso naturale tra l’interno e l’esterno, in modo da assicurare agli ospiti il maggiore comfort e uno stile di vita rilassato.
Inizialmente impostato dal rinomato Studio KO, l’hotel è stato poi sviluppato dall’architetto Jean-François Adam Architects e dallo Studio Polygone che hanno disegnato ville splendidamente eleganti con finiture di qualità, caratterizzate dalle ultime dotazioni ecologiche e high-tech.
Il design del resort è invece a firma di Marilin Spataro.
L’arredamento sontuoso e fiabesco mescola armoniosamente modernità e autenticità locale e il tratto puro e lineare coglie l’essenza della tradizione berbera. Il blu orientale dell’illuminazione soffusa conferisce un senso di magia e calda accoglienza.
Tutte le camere presentano bagno privato e ampie zone soggiorno con porte scorrevoli che si aprono su prati e cortili ombreggiati.
Questa combinazione berbera di semplicità e grandezza, di vicino e lontano, di qui e altrove, emerge dall’armoniosa interazione tra l’architettura e il suo ambiente, aprendo a scenari da “Mille e una notte”…
Ph. Fairmont Royal Palm Marrakesh – Testo Germana Cabrelle
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