ARMANI/SILOS INAUGURA LA NUOVA MOSTRA
Il sodalizio artistico tra Aldo Fallai e Giorgio Armani viene celebrato in una mostra fotografica, inaugurata lo scorso 4 dicembre e visitabile fino all’11 agosto presso l’Armani/Silos, curata dallo stilista, dalla sorella Rosanna, suo braccio destro nella direzione creativa del marchio, e da Leo Dell’Orco, da sempre a fianco di Giorgio Armani.
Quasi trent’anni di collaborazione ininterrotta, iniziata a metà degli anni Settanta e proseguita fino agli inizi degli anni Duemila per poi riprendere in anni recenti. Al loro primo incontro Giorgio Armani era un giovane stilista non ancora investito della fama raggiunta con American Gigolò, ed Aldo Fallai un giovane grafico diplomato all’Istituto d’Arte di Firenze con una propensione per la fotografia.
La sintonia tra i due è immediata, aspetto ben visibile nelle immagini della mostra. Lo stesso Armani afferma “Lavorare con Aldo mi ha permesso, fin da subito, di trasformare in immagini reali la fantasia che avevo in mente: che i miei abiti non erano soltanto fatti in una certa maniera, con certi colori e materiali, ma rappresentavano un modo di essere, di vivere. Perché lo stile, per me, è un’espressione totale. Insieme, in un dialogo sempre fluido e concreto, abbiamo creato scene di vita, evocato atmosfere”. Scatti semplici, ma efficaci. Fotografie del passato, ma estremamente attuali.
Il percorso espositivo si snoda su due dei quattro livelli dell’Armani/Silos, inaugurato a Milano nel 2015. Il complesso, progettato da Tadao Ando, racconta una ricerca della semplicità con forme geometriche regolari, che conferiscono agli spazi un’architettura sobria, ma allo stesso tempo monumentale. Gli ambienti contemporanei e razionali dell’Armani/Silos rispecchiano la filosofia dello stilista cremonese: ricerca dell’essenzialità, liberandosi da elementi surperflui per raggiungere un’eleganza sobria. Aspetti che si ritrovano nelle immagini esposte, che inserite nell’ambiente creano un connubio perfetto.
La mostra è un percorso di 250 scatti posizionati in ordine sparso. La scelta dei curatori di propendere per un ordine non-cronologico è stata fatta per mettere in evidenza la contemporaneità dei fotogrammi. Le immagini sono familiari, raccontano istanti di vita quotidiana, come la donna in carriera, ritratta con lo sguardo dritto verso il futuro, in mezzo alla folla in via Durini sotto gli uffici Armani. La capacità di Aldo Fallai è stata anche quella di cogliere istanti immediati e senza tempo, di pura invenzione, come se fossero stati catturati in un istante reale. L’uso del bianco e nero esalta la contemporaneità dell’immagine e il carattere del personaggio.
“Il lavoro con Giorgio è stato il frutto di un dialogo naturale e continuo, e di grande fiducia da parte sua. Entrambi eravamo interessati a mettere in luce un aspetto dello stile legato al carattere e alla personalità, e questo si è tradotto in immagini che appaiono attuali oggi come ieri”, commenta Aldo Fallai. Percorrendo i due piani dedicati all’esposizione si percepisce la naturalezza di questi scatti. Sono immagini in cui ognuno si può riconoscere, sono spezzoni di vita quotidiana, in cui il fuoco è concentrato sul carattere della persona, facendo degli abiti un sottile complemento dell’essere, rispecchiando l’idea dello stilista che “l’eleganza non è farsi notare, ma farsi ricordare”.
fino all’11 agosto 2024
armanisilos.com
Cristina Zanacchi
Digital Edition
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