La nuova serie di installazioni digital art di Andrés Reisinger che invita a riflettere sfidando la nozione di “realtà”.
Svelato nel feed dei social media dell’artista, “Take Over” fa incredibilmente convergere l’universo fisico e quello digitale, proponendo una comprensione nuova e democratica delle loro possibili interazioni.
Trascendendo i confini fisici e geografici, questa nuova serie si svolge nelle principali capitali di tutto il mondo, proponendo un’esperienza avvolgente guidata dal colore rosa, da vivere in comunità.
È difficile pensare a un altro artista che definisca il presente nella stessa maniera di Andrés Reisinger, dato che si posiziona in quel terreno fertile tra il mondo digitale e quello fisico.
La sua tecnica è quasi indefinibile; ha creato il Reisinger Studio, che per sua stessa definizione è “inclassificabile”… Eppure, i suoi lavori sono tra i più desiderati della digital art di questo secolo.
Con i recenti NFT che incassano cifre raramente viste prima, tra cui, nel 2021, la collezione “The Shipping” e la collaborazione “Arcadia” in un’asta di Christie’s Reisinger sta attualmente attirando l’interesse di collezionisti multimilionari.
Nel 2018 ha creato l’opera digitale “Hortensia”, con l’ausilio del rendering, che è successivamente diventata un oggetto fisico sbalorditivo.
“Hortensia”, come un’icona eterea di un presente complicato, è allo stesso tempo un’opera digitale e fisica. In questo modo, il lavoro di Reisinger fa da tramite e unisce gli universi, utilizzando sempre una palette meticolosamente precisa che offre una visione incredibilmente chiara, ma soprattutto piena di emozione.
Con “Take Over”, Reisinger continua a esplorare un nuovo punto d’incontro tra arte e tecnologia, tra l’universo fisico e quello digitale.
L’artista gestisce i propri social network in maniera simile a una piattaforma immobiliare; non appena Reisinger ha postato sul proprio Instagram le varie opere di “Take Over”, sono iniziate ad arrivare domande su indirizzi e orari della mostra, per visitare di persona le installazioni.
Questa seducente confusione tra fisicità e astrazione permea gran parte del lavoro di Reisinger, proponendo un nuovo modo di vivere l’arte e incoraggiando gli spettatori a mettere in discussione le proprie ipotesi su ciò che costituisce una “vera” opera d’arte.
Infatti, il termine “realtà” trova nelle opere di Reisinger una nuova definizione: cosa potrebbe essere e cosa dovrebbe essere considerato “reale”?
Secondo l’artista, tutto ciò che dà forma a un’esperienza è reale, che sia nell’universo digitale o fisico diventa secondario. L’opera è concepita proprio come un’esperienza; infatti, Reisinger sceglie i social media come palcoscenico di “Take Over”, rendendo l’opera fruibile a un vasto pubblico e riflettendo a sua volta sul tema della democratizzazione dell’arte.
Questo è sempre stato un obiettivo fondamentale nelle opere dell’artista e “Take Over” funge da esperimento per mostrare tramite esempi come la tecnologia possa essere utilizzata dall’arte per riunire le persone e costruire un senso di comunità.
Il progetto, che si svolge contemporaneamente in diverse capitali internazionali, trascende i confini geografici e invita il mondo a partecipare a un’esperienza digitale condivisa.
“Impossessandosi” delle città, spazi fisici vissuti dalle persone nella loro vita quotidiana, Reisinger avvolge alcuni dei quartieri simbolo in installazioni fluide, ispirate alle peculiarità di ogni capitale: Parigi con una silhouette raffinata e minimalista, New York in coperture stravaganti e spettacolari, Londra in strati di varie texture diverse tra loro, Tokyo in un’esplosione di maestose e divertenti scenografie.
Reisinger utilizza il digitale per creare una performance teatrale, in cui le strade stesse diventano protagoniste di una nuova opera. I colori pastello, le forme organiche e gli ambienti surrealisti di “Take Over” fanno riferimento alla predilezione di Reisinger per le immagini oniriche e surrealiste.
“Avete mai incontrato una nobile signora con una pelliccia rosa? È intrigante, un’esperienza visiva che prende in giro una sfilata di moda o qualche esperienza simile nella vita reale. Invece di seguire il Bianconiglio, seguite la signora in rosa, in qualunque regno vi porti” Andrés Reisinger.
Rita Baiguera
Co-Direttore
Seguici su