Le case hanno mille sfaccettature e la nostra mente è influenzata dall’ambiente in cui viviamo.
Psicologia dell’abitare è una rubrica che vuole approfondire come i diversi aspetti della nostra abitazione possano influire sulla nostra psiche.
Casa dolce casa. Spazio fisico e spazio mentale. Ogni giorno apri gli occhi e sei avvolto dai suoi colori e dal suo profumo, ogni sera arrivi e ti abbandoni tra le sue braccia. Quando varchi la soglia ne respiri l’atmosfera e ti senti invaso dal suo calore e dalla sua immancabile presenza.
Solo lì, nella tua casa, ti senti libero, libero di esprimere te stesso e di lasciarti andare. L’uomo ha bisogno di vivere in un ambiente in cui sentirsi bene e la Psicologia dell’Abitare è un approccio innovativo che, attraverso ricerche e studi scientifici, si occupa di indagare il rapporto tra la psiche umana e l’ambiente abitativo.
E se è vero che le case hanno un’anima, significa che arredi, materiali, colori, scelta e disposizione degli oggetti sono intrisi di significati simbolici e raccontano di noi e del modo in cui viviamo. Sentirsi bene nella propria dimora non dipende dall’opulenza ma dal fatto che lo spazio che abbiamo scelto diventa il riferimento della nostra vita, un posto di benessere, equilibrio e armonia.
Quando scegliamo il luogo dove vivere e gli arredi, siamo concentrati sulla praticità e sull’estetica e spesso non c’è nessuna consapevolezza di quanto un’abitazione abbia anche profondi risvolti psicologici. Numerose ricerche hanno dimostrato che l’ambiente in cui viviamo influenza il nostro comportamento, i pensieri, le emozioni e, di conseguenza, il nostro benessere psicofisico.
La casa è un contenitore di valori, affetti, regole ed esserne coscienti permetterebbe di viverla in modo terapeutico: rendendo ogni spazio armonioso, scegliendo i colori giusti, organizzando gli ambienti, tenendola in ordine e arredandola in un modo che ci faccia stare bene.
Molti studi psicologici propongono una riflessione sul significato che riveste la casa per ognuno di noi e l’etimologia stessa della parola rimanda all’idea di un luogo coperto in cui mettersi al riparo, un posto che pone un confine tra dentro e fuori.
La tua casa ti protegge da quello che c’è fuori, è l’isola felice dove tornare ogni giorno ma è anche la metafora di noi stessi e noi ci riconosciamo in lei. Investiamo tempo e denaro per renderla più bella ed accogliente, più comoda e funzionale, come se fosse la rappresentazione più grande del nostro sé.
E dato che talvolta noi possiamo essere terapeuti di noi stessi, la semplice consapevolezza del potere che ha l’ambiente circostante, ci permetterebbe di costruire passo dopo passo la casa perfetta, con un’accortezza: non è sufficiente identificarsi con lo spazio che abbiamo creato ma bisogna utilizzarlo in modo terapeutico senza aver paura di cambiare, di ascoltare le proprie sensazioni e comprendere cosa fa bene all’anima e cosa rafforza i nostri equilibri emotivi. E per te cosa significa casa?
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Dott. Fabiana Faustini – psicologa
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