Isolare dall’interno: quando e come (terza parte)
L’isolamento delle pareti dall’interno è un’altra soluzione che si applica quando non è possibile intervenire dall’esterno. Questa condizione è determinata da svariate motivazioni. Ne elenco alcune: facciata con rivestimenti e decori pregiati, vincoli di tutela, edifici costruiti in aderenza o più semplicemente la volontà da parte di un condomino di isolare il proprio appartamento mentre gli altri no.
Premesso che è preferibile intervenire dall’esterno, isolare dall’interno, grazie alle tecnologie disponibili oggi, è fattibile. I materiali sul mercato sono molteplici e ce ne sono di specifici per l’isolamento interno e, come per l’esterno, la scelta deve essere attentamente valutata nel progetto fisico-tecnico che dovrà tenere conto delle caratteristiche dell’involucro esistente (muri, serramenti esterni, soffitto e pavimento), orientamento, ombreggiamento e più in generale delle condizioni al contorno.
Rimarco la necessità di una corretta progettazione dell’intervento perché la scelta casuale dei materiali potrebbe determinare un ammaloramento precoce delle opere, sia nuove che esistenti, causato da muffe e condense.
Tornando ai materiali utilizzabili, per citarne alcuni, ricordo il calcio silicato, i pannelli di sughero intonacabili e gli isolanti da inserire in intercapedine come la lana di roccia, la fibra di poliestere, la lana di vetro ed i super isolanti come i termoriflettenti ed i pannelli sottovuoto.
I materiali citati sono solo alcuni tra quelli disponibili sul mercato. Tali materiali possono essere anche combinati tra loro per ottenere, oltre ad un aumento del comfort termico, anche un aumento di quello acustico e, se la soluzione è quella di costruire una contro parete, sarà possibile anche implementare o cambiare la parte impiantistica senza effettuare demolizioni.
Dal punto di vista estetico una volta concluso il lavoro non sarà percepita alcuna differenza rispetto ad una parete tradizionale. A questo punto ci si può chiedere se intervenendo dall’interno si possono raggiungere analoghi risultati di efficienza energetica rispetto all’intervento dall’esterno o ancora rispetto ad una nuova costruzione.
La risposta è sì, si possono raggiungere livelli molto elevati, anche se ci devono essere alcune condizioni, come un’altezza interna che consenta di intervenire a soffitto e a pavimento e spazi sufficienti per intervenire sulle pareti. Va precisato che l’utilizzo di materiali molto performanti consente di occupare pochi centimetri ampliando notevolmente le possibilità d’intervento. Naturalmente le valutazioni sulla fattibilità vanno fatte caso per caso.
[ap_divider color=”#CCCCCC” style=”solid” thickness=”1px” width=”100%” mar_top=”20px” mar_bot=”20px”]
Andrea Pietro Capuzzi
Ingegnereo
Consulente Casa Clima
info@studiocapuzzi.it
studiocapuzzi.it
Seguici su