Giovanni Tomasini, designer e direttore creativo di Studio7B, presenta la collezione Cartomanzia di Federico Pazienza.
Federico Pazienza è un giovane designer under 35 originario di Cervia; si forma in Italia con un diploma al Versari di Cesena, specializzandosi poi all’ISIA di Faenza. Spinto da un’innata curiosità, lascia presto la riviera romagnola per vivere e lavorare prima in Finlandia, poi Inghilterra e infine nei Paesi Bassi. Nel 2015 apre il proprio studio di design a Rotterdam.
Grazie allo spiccato talento e al background internazionale, Pazienza riesce ad intraprendere un’importante collaborazione con il maestro Gijs Bakker, “mostro sacro” co-fondatore di Droog Design e considerato il padre del “gioiello di design contemporaneo”.
Segni distintivi del giovane designer-artigiano sono un approccio analitico che tocca aspetti antropologici e filosofici e una profonda introspezione che restituisce significati talvolta percepibili solo a livello inconscio.
La cartomanzia è un’arte divinatoria basata sulla consultazione di normali carte da gioco, di seme francese o italiano, oppure di carte speciali, come i tarocchi o le sibille; è inoltre fra i metodi di divinazione più recenti, se si pensa che ne troviamo traccia a partire dal Medioevo, ma è senz’ombra di dubbio fra i più misteriosi e affascinanti.
Una pratica nata per soddisfare quell’indomito bisogno dell’uomo di conoscere il futuro e assoggettarne il fato. Cartomanzia è anche l’emblematico nome dell’ultima capsule collection autoprodotta da Federico Pazienza per Meme Gallery di Milano, composta da quattro suggestivi tappeti che riportano, nei colori rosso e blu, un motivo ispirato al dorso delle carte da gioco.
Nel disegno possiamo rivedere il retro dei tarocchi, così come il motivo delle celebri carte Bicycle, ma ad un esame più attento sono riconoscibili rimandi ai rosoni gotici, ai giardini di Versailles e ai simboli alchemici.
Srotolati sul pavimento e anche sovrapposti come vere e proprie carte da gioco, i tappeti Cartomanzia vanno ben oltre l’effetto “wow” dei dozzinali prodotti pop destinati al consumo di massa, regalandoci un’atmosfera molto raffinata e numerosi spunti di riflessione.
Quello delle carte è un tema molto caro al designer Federico Pazienza, che da tempo ne indaga estetica e simbologia. Un progetto che ha subìto una svolta repentina quando Pazienza ha deciso di accantonare semi e figure per concentrarsi con Cartomanzia, sul lato “incognito”, quello comune a tutto il mazzo, che ci catapulta inevitabilmente in una condizione sospesa di ignoto e di attesa.
Che il tavolo sia quello di un casinò oppure quello di una chiaroveggente, poco importa ma rimane indescrivibile l’attimo di tensione che precede lo svelarsi di una carta.
Per questo motivo il soggetto dei tappeti è il dorso.
Come porte chiuse su un futuro ancora tutto da decidere, le carte ci riportano all’attimo presente, il punto di partenza nel quale ogni decisione, talvolta dettata dal caso, andrà a scrivere il nostro futuro.
Giovanni Tomasini - Studio 7B
Interior design, industrial design, web e consulenza in marketing & commerciale. - FabLab Brescia, via Pavoni, 7/B Brescia
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