A palazzo Reale di Milano una mostra che offre diverse prospettive dell’opera del maestro.
nell’immagine: Fanciullo morso da un ramarro, 1596-1597; San Giovanni Battista, 1603
Caravaggio a Milano, una promessa, un approdo. Michelangelo Merisi, detto il Caravaggio (1571-1610), fu riscoperto dopo anni di oblìo, proprio grazie ad una straordinaria mostra allestita a Palazzo Reale nel 1951. E oggi la stessa sede ospita una nuova esposizione dal tema “Dentro Caravaggio” visitabile fino al prossimo 28 gennaio.
Diciotto i capolavori in mostra riuniti tutti insieme per la prima volta e provenienti da grandi istituzioni museali italiane ed estere. Ma l’unicità della rassegna, curata da Rossella Vodret coadiuvata da un prestigioso comitato scientifico, sta nel fatto che le opere sono affiancate dalle rispettive immagini radiografiche che, attraverso un uso innovativo degli apparati multimediali, consentono al pubblico di seguire l’intero percorso affrontato dall’artista, dal suo pensiero iniziale fino alla realizzazione definitiva.
Personaggio burrascoso e controverso, con alle spalle anche non pochi guai con la legge, Caravaggio si affermò per l’utilizzo esemplare della luce a sottolineare i volumi dei corpi, in particolare nei tanti soggetti che emergono da un fondo scurissimo. Due le chiavi di lettura attraverso le quali si vuole offrire una nuova prospettiva della sua produzione: oltre alle indagini diagnostiche, infatti, anche una fitta serie di documenti che hanno portato ad una sostanziale rivisitazione della cronologia dei primi quadri.
Sfatato anche il mito che Caravaggio non abbia mai disegnato viste le tracce rinvenute sulla preparazione delle opere giovanili. Riflettografie e radiografie penetrano in diversa misura sotto la superficie pittorica permettendo di ricostruire il procedimento adottato dal maestro con i vari pentimenti e rifacimenti.
Emblematico il San Giovannino di Palazzo Corsini, opera nella quale aveva prima aggiunto e poi eliminato un agnello, simbolo iconografico.
Fino al 28 gennaio 2018
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di Stefania Vitale
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