L’artista torinese e la sua originale rappresentazione dei sogni d’infanzia
Sabrina Milazzo, nata nel 1975 a Torino, dopo essersi diplomata in Pittura all’Accademia delle Belle Arti, ha iniziato la sua carriera espositiva nel 2003, partecipando a prestigiose fiere italiane come MiArt e ArteFiera Bologna. Le sue opere hanno conquistato spazi, sia in gallerie private, sia in enti pubblici, in Italia e all’estero.
Inoltre, i suoi dipinti hanno varcato i confini nazionali e sono stati infatti presentati a Singapore e in Corea. Negli ultimi anni, il suo lavoro è stato esposto in importanti fiere di settore in Europa e negli Stati Uniti, tra cui ricordiamo ArtContext Miami.


Ho visto per la prima volta le sue opere esposte alla galleria Punto Sull’Arte un paio di anni fa e, parlando con la gallerista Sofia, ho subito espresso la mia curiosità per i tuoi lavori. Adesso è venuto il momento di indagare sul percorso che hai intrapreso in questo mondo fantastico a me sconosciuto…
“Da sempre ho mostrato un forte interesse per la pittura ad olio che tutt’ora è il mio medium prediletto. Amo la figurazione e la realtà. Attualmente i miei quadri prendono spunto dai pupazzi della Ledraplastic, da quelli Disney a quelli della Metro-Goldwyn-Mayer.”

“Il mio lavoro nasce oggi prima di tutto ricercando i soggetti. La seconda fase è la preparazione della copertura e il colaggio della stessa sul pupazzo: creo un set fotografico con fari e luci colorate e cerco di scattare più fotografie possibili cercando di immortalare ciò che presto si scioglierà disgregandosi. Poi procedo creando il progetto al computer scegliendo gocce, coperture e forme migliori dai vari scatti. Così creo qualcosa di impossibile nella realtà, ma comunque reale.”
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Gianbattista Bonazzoli
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