Le venti camere e le dieci suite, impeccabili, del Singer Palace Hotel portano in dono il comfort di un sogno ancora possibile.
Sognare significa concedersi una preziosa, eccezionale coccola, possedere un luogo magico affacciato sulla storia e questo sogno si chiama Singer Palace Hotel, uno degli alberghi più lussuosi della capitale.
A rincorrerlo per tradurlo in realtà, consentendo ad altri di sognare con loro, è stata la famiglia Visocchi che nel 2018 ha ristrutturato l’originario palazzo Art Nouveau che sorge tra il Pantheon, la Fontana di Trevi, il Colosseo e Piazza di Spagna, valorizzandolo e trasformandolo in un boutique hotel ultra-chic.
L’affascinante edificio risale al 1931 e fu fatto costruire dal barone Sir Douglas Alexander, su progetto dell’architetto Mario Loreti, per eleggerlo a quartier generale e showroom italiano della Singer Corporation, l’industria delle celebri macchine da cucire.
Già l’anno seguente, nel 1932, veniva pubblicato dal magazine di architettura Domus per divenire in seguito l’iconico punto di ritrovo del mondo della moda. La sua eleganza senza tempo e l’incantevole estetica elevano il Singer Palace a uno dei più rappresentativi esempi italiani di architettura in stile Art Nouveau italiano, rimasto pressoché inalterato.
Figura centrale dell’hotel è la maestosa scalinata in marmo Cipollino d’Arni riccamente modellato, rifinita con una balaustra in metallo curvato impreziosita da dettagli in bachelite e un corrimano in noce.
Il segreto è qui: nel recuperare senza stravolgere e infine nel conservare con amore e devozione architettonica, la filologia e l’identità di un immobile importante come il Singer Palace.
Operazione riuscitissima anche da parte della designer d’interni milanese Elisa Ferrari che ha fatto convivere l’arredamento contemporaneo con l’architettura d’epoca, stabilendo il leitmotiv di un’atmosfera elegante e sofisticata. Le parti comuni presentano divani in velluto dai toni accesi e sedie a farfalla in pelle invecchiata.
Sul rooftop al quinto piano con vista unica sui tetti, i monumenti e le chiese della città eterna, si trova il ristorante Le Terrazze con menu di piatti unici per la colazione, il pranzo e la cena abilmente preparati dallo chef Alessandro. A questo stesso livello c’è anche il Jim’s Bar che propone cocktail anni ’20 e un’originale rivisitazione dei grandi classici.
Più che di un hotel, Singer Palace ha l’allure di una maison privata dove lusso e servizio costituiscono i capisaldi di un’ospitalità di alta gamma.
Foto Singer Hotel – Testo Germana Cabrelle
Seguici su